Villa del democratico visitata dai ladri Quattro in manette

ANDREA DREZZADORE E LA VILLA L’esponente del Pd In alto, la casa
Credevano di essere entrati in un vecchio palazzo disabitato, da trasformare in dimora di fortuna. Poi si sono resi conto che all'interno c'erano vestiti, cibo ed elettrodomestici: tutto materiale da rubare. Nel più bello sono piombati i poliziotti delle volanti, che li hanno immobilizzati e arrestati. Quattro tunisini sono finiti in manette dopo aver tentato di razziare la casa di un esponente del Pd.
È successo martedì sera poco dopo le 19, nell'abitazione di Andrea Drezzadore, 49 anni, residente in lungargine Bassanello 2, una vecchia villa di proprietà dell'Università di Padova. «Io non ero a casa, fortunatamente un vicino si è accorto che alcune persone erano entrate nella mia proprietà - racconta Drezzadore - così ha chiamato la polizia, che in pochi istanti è arrivata». Quando i poliziotti sono arrivati all'interno della villa i quattro stranieri, tutti tunisini, erano intenti ad arraffare vestiti e ogni altra cosa custodita nell'alloggio del quarantanovenne. Gli agenti sono riusciti a immobilizzarli e ad ammanettarli. Si tratta di Kais Boccouche 19 anni, Osama Jmbarcki 18 anni, Hassen Kouki 25 anni e Lofti Sghiri 35 anni. Quest'ultimo aveva in tasca un permesso di soggiorno per motivi umanitari che è stato immediatamente revocato dal questore. Andrea Drezzadore, è nell'esecutivo del Pd e lavora nell'ambito della logistica. «È stata una brutta esperienza - dice - ma visto come è finita, Padova è proprio una città sicura».
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