Vinse il concorso all’azienda ospedaliera universitaria di Padova: la nomina arriva dopo due anni

Il professor Emilio Quaia ora è a capo dell’Unità di Radiologia. Dopo il nulla osta della Regione gli è stato conferito l’incarico 
Il professor Emilio Quaia ora è a capo dell’Unità di Radiologia
Il professor Emilio Quaia ora è a capo dell’Unità di Radiologia

PADOVA. Ci sono voluti due anni, ma alla fine il professor Emilio Quaia ha ottenuto la direzione dell’Istituto di Radiologia dell’Azienda ospedaliera universitaria di Padova. Tornato apposta dalla Scozia dove lavorava al Royal Infirmary Hospital di Edimburgo, nel 2018 il professore aveva partecipato e vinto il concorso indetto dall’Università di Padova per il posto di direttore dell’Istituto. Ma quella che doveva essere una logica conseguenza, ovvero l’ufficializzazione della sua nomina, è arrivata solo qualche giorno fa, dopo due anni di scontri neanche tanto velati con la Direzione della stessa Azienda e con strascichi anche giudiziari. Ma andiamo con ordine.

Il concorso

Quaia nel 2018 partecipa al concorso indetto dal Bo per un posto di professore ordinario propedeutico alla selezione per la direzione dell’Istituto di Radiologia dell’Azienda ospedaliera. Arriva primo, tanto che il rettore Rosario Rizzuto il 28 settembre comunica all’Azienda di via Giustiniani la designazione di Quaia per l’incarico di Direttore dell’Istituto di Radiologia. L’allora direttore generale Luciano Flor non ratifica però la nomina. Anzi, al posto di Quaia nomina come direttore, facente funzione, il professore associato Roberto Stramare che al concorso vinto da Quaia aveva avuto il punteggio più basso di tutti. Un incarico che è stato prorogato di sei mesi in sei mesi e sospeso solo poche settimane fa quando è arrivata la nomina del professor Quaia.

La designazione

Nella delibera dell’Azienda ospedaliera dello scorso dicembre che ufficializza la nomina di Quaia si legge che nonostante il rettore avesse comunicato a settembre 2018 la designazione del professore, solo il 22 luglio del 2019 l’Azienda invia in Regione la richiesta del nulla osta al conferimento dell’incarico. Richiesta che cade nel vuoto tanto da venire replicata il 16 di giugno del 2020. Nessuno sembrava avere fretta. Stavolta, però, la risposta arriva stretto giro, il 23 giugno. Ma passano ancora sei mesi, fino a dicembre appunto, perché la nomina del professor Quaia diventi realtà.

Nessun commento

Il professore oggi non parla, comprensibile che preferisca lasciare che la vicenda si commenti da sola. Il suo arrivo a Padova, carico di attese e ambizioni, era stato da subito funestato. Non solo si era visto soffiare il posto di direttore dell’Istituto da un collega che al concorso che lui aveva vinto era arrivato ultimo, ma al professor Quaia erano giunte una serie di lettere di minacce, rivolte sia lui che ai suoi familiari. Lettere che sono finite in Procura. Quando il caso esplose pubblicamente Flor giustificò il suo temporeggiamento nel nominare Quaia dicendo che erano giunte delle segnalazioni che denunciavano un clima poco disteso nel reparto imputabile al professore. Quanto meno strano per uno che era appena arrivato e che non aveva alcun ruolo di comando. —


 

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