Vittoria, la madrina nata con la tv e corteggiata dal cinema

Puccini e la linea italiana: prima di lei Sandrelli, Ferrari, Cucinotta e Ragonese
 
VENEZIA.
La più televisiva delle madrine per la più cinematografica delle Mostre. Fino a oggi, Vittoria Puccini ha lavorato più per la fiction - sempre di alta qualità, sempre con eccellenti risultati di audience - che non per il grande schermo.  Sarà questa splendida ragazza fiorentina, che a settembre avrà ancora 29 anni visto che i 30 li compie a novembre, a dare il via a quella che si annuncia come la madre di tutte le mostre veneziane. E c'è da chiedersi se alla lettura del programma non le sia venuto un brivido.  La scelta di Vittoria Puccini continua una linea inaugurata alcune stagioni fa: basta bellezze straniere, anche se di rara cultura come la poliglotta Ines Sastre, o come Ksenia Rappoport. Nelle ultime edizioni le madrine sono state sempre italiane: Stefania Sandrelli per aprire la serie, Isabella Ferrari e Maria Grazia Cucinotta per continuarla e poi la svolta giovane con Isabella Ragonese e ora Vittoria Puccini.  Al cinema per ora la Puccini non ha dato molto: una bella interpretazione nel (purtroppo brutto) film di Sergio Rubini «Colpo d'occhio» nel 2007, «Baciami ancora» di Gabriele Muccino nel 2009 e «La vita facile» di Lucio Pellegrini nel 2010. Non ha tuttavia bisogno di dimostrare di essere una brava attrice; ha vinto un Telegatto, ma anche il Golden Globet Award, per «Baciami ancora».  Per lei parla il ruolo televisivo che l'ha svelata al grande pubblico nel 2003, con «Elisa di Rivombrosa»: ha fatto innamorare uomini e donne, nonne e nipoti, è diventata un fenomeno e non se l'è mai tirata, dunque è anche simpatica. Straordinaria, tra le tante, la sua interpretazione in «C'era una volta la città dei matti» di Marco Turco, 2008.  Lo scorso anno a Venezia Vittoria Puccini ha vinto la terza edizione del Premio L'Orèal Paris per il Cinema «per la bellezza e la capacità di esprimere performance cinematografiche particolarmente brillanti, nell'apprezzamento sia del pubblico, sia della critica»; a eleggerla, una giuria popolare. La stessa che ha seguito e sta seguendo con palpitazione gli esiti del suo legame con Alessandro Preziosi, che le cronache rosa danno per concluso.  A Venezia, Puccini incontrerà un'ex madrina, Maria Grazia Cucinotta, che questa volta si presenta in veste di regista: il suo primo corto, «Il maestro», apre Controcampo e fa fare alla sua autrice il giro completo: attrice, produttrice, ora anche regista. (a.san.)

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