Vittorio Veneto attende il piano per l’area ex Carnielli e Fassina

VITTORIO VENETO. Il sindaco vittoriese Antonio Miatto attende da un giorno all’altro di potersi mettere in contatto con il gruppo Alì per verificare quali siano le sue intenzioni di sviluppo dell’ex area Carnielli e Fassina, nell’ambito del programma fissato dal consiglio comunale nel precedente mandato. In città, per la verità, un po’ tutti tirano un sospiro di sollievo per il fatto che si sia conclusa una vicenda che si trascinava da anni e che si portava appresso la mancata bonifica dell’area inquinata dal cromo esavalente.
Il capogruppo del Pd a Vittorio Veneto, auspica che Alì non si limiti a creare solo un centro commerciale ma che con il prossimo cantiere su realizzi una riqualificazione complessiva del sito. Questo, infatti, è il cuore della città ed esige, magari, un complesso di servizi. Questo in collaborazione, come si augura anche il sindaco Antonio Miatto, con i compendi dei privati che insistono a valle dell’ex Carnielli-Fassina.
Quando in Consiglio comunale si decise di dimezzare i volumi del nuovo impianto, Dus presentò in Aula il lavoro di un gruppo di giovani che prevedeva, tra l’altro, la conservazione del piccolo velodromo sul tetto dell’ex Carnielli (magari per trasformarlo in una terrazza sulla città) e l’apertura, lungo il vicino Meschio, di una spiaggia fluviale. Il gruppo Alì conta solo in Veneto 112 punti vendita; è una delle più serie realtà commerciali della regione.
«Da questa società – aggiunge Dus – possiamo senz’altro aspettarci un salto di qualità sul piano urbanistico del centro città». —
Francesco Dal Mas
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