Vuole ristrutturare una casa all'Arcella: «Poi la dono alla collettività»

Benetello, imprenditore che vive all’Arcella, farà un sopralluogo con l’assessore. Si accollerebbe l’intera spesa, in cambio chiede per sé il secondo piano
BARON - CASOLARE VIA DEL GIGLIO BARON - CASOLARE VIA DEL GIGLIO
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ARCELLA. Ristrutturazione gratis per il Comune in cambio di uno dei due piani della ex casa dei muratori dietro il parco Morandi, costeggiata da via del Giglio. L'idea è del Comitato Vivere bene San Bellino che ha coinvolto nell'impresa l'imprenditore Sergio Benetello. Titolare dell'azienda Italian Solar di Pontevigodarzere, arcellano, ex dirigente Upa, Benetello è prima di tutto uno spirito civico: una di quelle persone rare che vuole restituire alla società parte del suo successo e che si pone come impegno quello di coinvolgere i cittadini e impegnarli a migliorare i luoghi in cui vivono. Così ha già proposto le serre degli orti urbani all'Amministrazione e ha scritto niente meno che a papa Francesco rimproverando la scarsa sensibilità dei don dell'Arcella alle energie rinnovabili.

Ora tocca ai 150 metri quadrati circa della casa di via del Giglio, testimonianza del mattonificio e del forno dell'area Morandi, con annesso giardino: il progetto prevede il ripristino e il risanamento a beneficio dell'Arcella e all'insegna della tutela dell'ambiente. «La casa oggi è in cattivo stato», riferiscono dal Comitato, «abbandonata e diroccata, con il pericolo costante d'essere occupata da malviventi e senzatetto. Tanto che porta e finestre sono state barricate. L'idea dell'imprenditore ci piace molto: risanerebbe l'intero stabile e metterebbe a disposizione della cittadinanza un intero piano più giardino. Si può immaginare di organizzare di tutto: cultura, corsi, laboratori per bambini ma anche attività per la terza età. E significherebbe anche la rinascita di una dimora storica e nuova vita per un'area purtroppo compromessa da diversi punti di vista». «Inizialmente desideravo comprare la casa», riferisce Benetello, «ma il Comune non intende venderla. Così ho pensato ad una soluzione alternativa che potesse soddisfare anche l'Amministrazione».

Il primo passo sarà un sopralluogo con l'assessore al patrimonio, Stefano Grigoletto. «Voglio constatare le condizioni reali della casa», sottolinea l'imprenditore, «prima di tutto la staticità. Da qui si capirà l'investimento necessario». La casa è dei primi del Novecento, è vincolata dalla Sovrintendenza (nel senso che non può essere demolita) ma non ha altri pregi artistici o architettonici. «Non si tratta di una casa colonica vera e propria», spiega Benetello, «manca di archi e dettagli tipici, del resto era inserita in un contesto pre industriale. Oggi appartiene al fondo delle classi energetiche, domani potrebbe essere in classe A++. Adesso siamo alla prima fase della trattativa, ma sono convinto ci siamo ottime possibilità di riuscita. Dopo il sopralluogo potrò dire con precisione che tipo d'investimento necessita e dare tempi più precisi».

 

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