Vuole vedere la morosa, picchia il custode dell’Esu

PADOVA . Voleva entrare nel collegio universitario per andare a trovare la fidanzata ma il portiere si è opposto impugnando le regole, facendo notare l’orario in cui sono previste le visite e chiedendo che venisse applicato con rigore. E’ scoppiato un diverbio, uno scambio di offese, poi anche uno spintone. Alla fine Angelo Franceschi, 59 anni di Saccolongo, portiere dell’Esu al collegio Ederle di via Belzoni 160, si è accasciato a terra chiedendo aiuto. Sul posto è stata inviata un’ambulanza del Suem 118, che ha trasferito il cinquantanovenne in pronto soccorso in prognosi riservata.
In via Belzoni è giunta anche una pattuglia della squadra volante della questura: i poliziotti hanno messo a verbale le dichiarazioni di quattro ragazzi presenti al momento del parapiglia.
E’ successo tutto poco dopo le 20, quando all’interno del collegio è entrato un ventenne deciso a raggiungere la fidanzata all’interno della sua stanza. A quel punto però il portiere gli ha sbarrato la strada, chiedendogli i documenti e facendogli notare le restrizioni di orario imposte dal regolamento. Apriti cielo. Il giovane ha iniziato ad inveire contro il dipendente dell’Esu, il quale ovviamente non è rimasto fermo a subire le offese. Ne è nato un piccolo parapiglia, terminato probabilmente con uno spintone, dopo il quale l’uomo, in forte stato di agitazione, è caduto a terra.
«C’è stata una discussione violenta tra un giovane e il portiere del nostro collegio - conferma Stefano Ferrarese, direttore dell’Esu - nessuno gli ha messo le mani addosso ma si è comunque agitato molto. Alcuni presenti dicono di averlo visto che si toccava il petto già all’interno della guardiola. Non c’è stata alcuna rissa, forse, mi riferiscono, solo uno spintone. Comunque grazie all’impianto di videosorveglianza riusciremo a ricostruire la scena. Nei nostri collegi ci sono regole ben precise e l’input è quello di farle rispettare, specie quando ci sono di mezzo le ragazze. Quindi se il giovane si è presentato oltre l’orario stabilito ha fatto bene il portiere ad opporsi».
I poliziotti giunti in via Belzoni hanno cercato i testimoni per comprendere se l’attacco di panico e il dolore al petto avvertito da Angelo Franceschi sono stati in qualche modo indotti dall’alterco con il ventenne. Parlando con i frequentatori del collegio è emerso l’animo un po’ burbero dell’addetto alla reception, conosciuto da tutti per le sue sfuriate e per la continua richiesta di disciplina all’interno degli spazi dell’Esu: una intransigenza evidentemente maldigerita da qualcuno.
Del fatto è stato informato anche Rocco Bordin, commissario straordinario dell’azienda regionale per il diritto allo studio universitario, responsabile di tutte le sedi in cui vengono sistemati gli studenti: «Per accedere ai nostri alloggi ci sono norme ben precise e noi chiediamo che vengano rispettate. Ne va della sicurezza degli ospiti. Mi sono informato e mi risulta che il portiere abbia fatto solo il suo dovere».
Angelo Franceschi è stato caricato a bordo dell’ambulanza e portato d’urgenza in pronto soccorso, dove è arrivato quasi privo di sensi per lo choc. I medici l’hanno visitato, sottoponendolo anche ad una tac. Con il passare dei minuti l’allarme legato alle sue condizioni di salute è rientrato. Ora però bisognerà chiarire se alla base di tutto ci sia o meno qualche patologia di tipo cardiaco.
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