We-Go, la creatività che vince
Cresce del 150%, è giovane e piace alle aziende: il boom dell’agenzia di Vigonza

PADOVA. Con una crescita del 150% del fatturato in 4 anni e la sicurezza di chiudere il 2017 a quota 1,5 milioni euro, si fa largo fra le grandi agenzie integrate di comunicazione We-Go, la società di Vigonza forte di 27 dipendenti e un parterre di clienti di tutto rispetto. Fra le imprese del territorio che si affidano alla digital agency tutta under 35, ci sono infatti realtà che fanno parlare di sé per la propria capacità di posizionarsi da leader sui mercati internazionali grazie a un'innovazione continua di processo e di prodotto ma anche alla forza di brend che sono sinonimo di qualità globale. Unox, Boscolo Group, Marcolin, Sorelle Ramonda, Colorificio San Marco, Sweden & Martina, Roncato, Trudi, Le Fablier, Falmec, sono solo alcuni dei nomi accompagnati da We-Go nel loro viaggio digitale. «Rispetto a molte altre agenzie che dal tradizionale sono passate al digitale», racconta Tomas De Zanetti amministratore delegato di We-Go, «noi abbiamo fatto un percorso contrario: lento, calmo e sostenibile con il preciso scopo di crescere in modo organizzato, solido e di affacciarci a nuovi settori con consapevolezza e specializzazione. L’apertura mentale resa possibile dai progetti digitali dove la creatività spazia attraverso la grafica, l’esperienza utente, l’interazione, i diversi device, ci ha consentito di sviluppare un approccio al progetto multi-canale completo e allargato: ogni richiesta viene affrontata in modo sinergico dai tre team (creativo, marketing e sviluppo) per realizzare piattaforme di comunicazione complete, integrate, “belle” e funzionali allo scopo del progetto». A dieci anni dalla sua nascita We-Go ora associa al suo marchio la parola d'ordine della “bold attitude” un’audacia che ha permesso alla società di attirare attorno a sé un team che accoglie le nuove leve offrendo percorsi serrati di formazione. «In un periodo in cui si sente sempre più spesso parlare di crisi del lavoro per i giovani e di fuga di cervelli all’estero» conclude De Zanetti «vogliamo che i nostri collaboratori crescano assieme a noi in competenze e professionalità».
(r.s.)
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