Yara ha seguito una persona fidata?

Gli investigatori puntano agli ambienti più vicini alla tredicenne di Brembate di Sopra
Yara Gambirasio
Yara Gambirasio
BERGAMO.
In questi giorni erano rimasti nella loro casa di Brembate di Sopra, chiusi nell'angoscia, nelle residue speranze di vedere ritornare la loro piccola Yara, scomparsa dal 26 novembre. Ma da ieri, con le indagini tornate a scavare in un ambito più vicino al mondo della ragazza, Maura e Fulvio Gambirasio hanno incontrato più volte gli inquirenti. Il padre è stato ascoltato al mattino nella caserma di Ponte San Pietro, dove è tornato con la moglie in serata.


Inoltre la procura ha deciso di far affiancare la famiglia da un pool di investigatori che, oltre a funzionare da supporto psicologico (i Gambirasio hanno altri tre bambini), avranno il compito di ricostruire nei minimi dettagli la vita che conduceva Yara fino alla sua scomparsa. Le sue abitudini sono conosciute: la scuola a Bergamo dalle Orsoline, la ginnastica ritmica, le piccole passioni per l'attore Johnny Depp, per i film di danza, i viaggi, e anche per il Milan.


Ma cos'è che non si conosce di Yara? E soprattutto - si chiedono gli inquirenti - quali piccoli segreti poteva avere tenuto per sè, qualche nuova amicizia, forse persone non più adolescenti. Oppure persone vicino alla famiglia, di cui lei si può essere fidata in una sera qualunque uscendo dal palazzetto dello sport?


Questo devono scoprire i carabinieri del Racis (Raggruppamento carabinieri investigazioni scientifiche) specializzati in ricerche di persone scomparse. Ieri sera l'incontro con i genitori si è protratto per un paio d'ore, ma oggi i contatti proseguiranno. La procura vuole scandagliare a fondo i rapporti personali collegati all'ambito familiare, alle amicizie, alla ginnastica. Il palazzetto dello sport, appunto, dove tutto è cominciato. Un grande impianto sportivo che fa da riferimento per tutta la Val Brembana e dove transitano migliaia di persone ogni giorno.


Le ricerche sul terreno procedono senza fortuna. Svuotato ieri l'invaso di Mapello, passati al setaccio altri cantieri di ditte, tra cui un deposito di materiale edile confinante con la ditta dove lavora il padre. Inizialmente si era diffusa la notizia del ritrovamento di un oggetto sospetto, ma anche questa notizia si è poi sgonfiata con il passare delle ore.


Resta in piedi la pista dei due uomini visti parlare con Yara fuori dal palazzetto, vicino a una macchina rossa. Yara si è allontanata con loro perché si è fidata? Interrogativi inquietanti ma senza risposta, anche se oltre alla testimonianza di Enrico Tironi, il diciannovenne vicino di casa denunciato per procurato allarme, ora ci sarebbero altri riscontri. Si parla anche di un furgone bianco (o un'auto, non è chiaro) con teppistelli che molestano adolescenti.


Intanto i giorni passano, e Yara è sola, chissà dove, in questa valle di ville e capannoni, tra nebbia, neve, e luminarie che scandiscono un paesaggio di tristezza.

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