«Zambon deve rimanere in carcere»

Il pm chiede in alternativa i domiciliari, ma solo se si fa curare. Ai carabinieri l’aggressore aveva urlato: «Li ammazzo tutti»
POLETTO - FOTOPIRAN - TENTATO OMICIDIO BAGNOLI DI CADONEGHE.mauro zambon fratello dell'aggressore mentre entra in casa
POLETTO - FOTOPIRAN - TENTATO OMICIDIO BAGNOLI DI CADONEGHE.mauro zambon fratello dell'aggressore mentre entra in casa

CADONEGHE. È fissato per oggi davanti al gip Cristina Cavaggion l’udienza per la convalida dell’arresto di Doriano Zambon, accusato del duplice tentato omicidio della madre e del fratello. Il pubblico ministero Benedetto Roberti ha chiesto la misura cautelare del carcere e in subordine gli arresti domiciliari a condizione che l’indagato si faccia curare subito. Zambon è difeso dall’avvocato Pietro Sartori dello studio Augenti. La richiesta della misura è stata giustificata dal magistrato perché di fronte ai carabinieri, al momento dell’arresto, continuava a gridare “ve copo tuti e tre” riferendosi a madre, fratello e padre. A fine aprile il medico di base gli aveva prescritto degli ansiolitici ravvisando il fatto che l’uomo stesse passando un periodo sotto pressione.

Il dramma si è consumato domenica scorsa. In un raptus ha preso un martello e colpito la madre e il fratello. Dopo decenni nei quali l’uomo li ha sempre assistiti amorevolmente è esploso, decidendo di colpirli. Doriano Zambon, 58enne, non ce l’ha più fatta.

Assieme a un altro fratello, Mauro, si deve fare carico dei familiari, oltre a doversi occupare della propria vita. La madre, Assunta Pinton, 78 anni, soffre di una patologia degenerativa, mentre il fratello Alessandro, 47, ha disturbi che si porta dietro da anni. Non sta bene nemmeno il padre Dino: da un mese è ricoverato in una casa di cura. Star dietro a tutto è sfibrante: chiunque alla fine cederebbe e lui l’ha fatto in questo modo, sicuramente censurabile.

L’uomo è stato arrestato per tentato duplice omicidio, con l’aggravante del fatto che le vittime sono congiunti. Le loro condizioni comunque migliorano e da ieri sono entrambi a casa. Ai militari che gli chiedevano conto di quello che aveva appena commesso Zambon avrebbe parlato della sua stanchezza e dell’esasperazione per gli eccessivi carichi familiari. Il fratello e la madre, invece, non hanno saputo fornire una spiegazione del gesto. Al suo arrivo Doriano li avrebbe trovati in garage e, afferrato un martello, si sarebbe avventato su di loro senza un apparente motivo. Anzi quello si è capito analizzando una situazione familiare che lo stava logorando.

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