Zecchino d’oro, i bambini hanno scelto le loro hit

BOLOGNA. “Chi ha paura del buio?” vince il 57 esimo Zecchino d’Oro. La canzone scritta da Mario Gardini, Giovanni Paolo Fontana e Roberto De Luca e interpretata da Alessia Chianese, 9 anni, di...

BOLOGNA. “Chi ha paura del buio?” vince il 57 esimo Zecchino d’Oro. La canzone scritta da Mario Gardini, Giovanni Paolo Fontana e Roberto De Luca e interpretata da Alessia Chianese, 9 anni, di Afragola (Napoli) ed Edoardo Barchi, di appena 4 anni, di Cognento (Modena), è stata la preferita dalla giuria di bambini che le hanno assegnato il punteggio di 199. Seconda, con 7 punti di distacco, “I Beagles”, degli autori Gianfranco Grottoli e Andrea Vaschetti, interpretata da Claudia Verrillo; terza “Il domani”, di Gianfranco Grottoli, Andrea Vaschetti e Alessandro Visintainer, interprete Sara Guglielmelli, che ha avuto 189 punti. Premio web per il brano più cliccato a “Chicopez”, cantato da Ines Rizzo, 8 anni, di Surano (Lecce). La più famosa rassegna di canzoni per l’infanzia si è conclusa ieri sera in diretta tv su Rai1 dall’Antoniano di Bologna, presentata da Veronica Maya con Paolo Conticini. Unico concorrente veneto Gabriel Nardon (nella foto), 6 anni, di Santa Giustina in Colle, Padova. La canzone di Gabriel, “L’orsacchiotto dall’Oblò”, si è classificata penultima. «Era la più difficile e più temuta» dice la mamma di Gabriel, Nicoletta, che con il marito Giorgio e la primogenita Isabel ha accompagnato il figlio a Bologna «la giuria ha deciso così, pazienza. Lo Zecchino lo abbiamo già vinto con la partecipazione».

Padovane anche le autrici dell’Orsacchiotto dall’Oblò, selezionata tra 370 canzoni attraverso un concorso nazionale: Valeria Bolani, autrice del testo, e Chiara Mario, autrice della musica. Non è nuova ai concorsi nazionali di canzoni per bambini Valeria Bolani; viene dalla musica classica Chiara Mario, che insegna flauto traverso nelle classi a indirizzo musicale, dirige il coro di voci bianche Nuove Armonie e come strumentista dal 1995 collabora con i “Solisti Veneti”.

Giusy Andreoli

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