Zio e nipote saranno sepolti in Romania

Domani, in cappellina dell’obitorio a Padova, il rito ortodosso di suffragio prima del rimpatrio delle salme per i funerali
Di Gianni Biasetto

TEOLO. Le salme di Alexandru Ionut e Ana Maria Beatrice Bucsa, zio e nipote vittime del terribile incidente stradale di domenica mattina sulla strada Noalese, in territorio di Vigonza, saranno tumulate in Romania nel cimitero di Piatra Neamt, il paese di origine della famiglia Bucsa, ai confini con la Moldavia. Domani, dalle 10.30 alle 15.30, nella cappellina dell'obitorio dell'ospedale Civile di Padova ci sarà un rito di suffragio per parenti e amici, che sarà celebrato da un sacerdote della Chiesa ortodossa.

In serata le due bare partiranno alla volta della Romania dove domenica mattina saranno celebrati i funerali. Così ha voluto Ana Gianina Bucsa, mamma di Beatrice e sorella di Alexandru.

Ieri pomeriggio abbiamo incontrato la donna raccolta nel suo grande dolore nell'appartamento di via Circuito Montebello a Treponti di Teolo. A darle un po' di conforto dalla Romania è arrivata l'anziana madre Aglaia e da Torino sono giunti alcuni parenti che resteranno fino a domani sera.

Sul vialetto che porta all'ingresso della casa presa in affitto, da lunedì ci sono alcuni lumini accesi. «Quel maledetto incidente ha distrutto la mia famiglia, ora sono rimasta sola e non so cosa ne sarà della mia vita» afferma Gianina in un dolore composto, «dopo i funerali tornerò in questa casa dalla Romania, ma non ho ancora deciso se resterò in Italia. Sono in disoccupazione dalla primavera scorsa. Se non trovo un lavoro come faccio a pagare l'affitto e a vivere? Spero che qualcuno mi dia una mano, le spese per il trasporto in Romania delle salme di mia figlia e di mio fratello sono salate». Col pianto bloccato in gola la donna, che dimostra un carattere d'acciaio temprato dalle tante sofferenze passate, rivela che è stato un terribile destino a portarle via l'unica figlia ed il fratello, che guidava con patente cipriota visto che prima di venire in Italia aveva lavorato per anni a Cipro.

«Alexandru si era messo alla guida dell'Audi A4 cinque minuti prima del tragico impatto, quando si era accorto che il proprietario della macchina, l'amico Bogdan Ionut Borcea, non era nelle condizioni di guidare. Mio fratello non aveva bevuto, così sono cambiate anche le posizioni dei passeggeri all'interno dell'abitacolo della vettura e al posto di mia figlia si è seduto Bogdan, che nell'incidente è rimasto pressoché illeso». Intanto nel reparto di Rianimazione dell'ospedale di Padova permangono disperate le condizioni di salute del ventiquattrenne Costantin Mocavei, che viaggiava sul sedile posteriore dell'Audi A4 a fianco di Ana Beatrice. Le speranze che il giovane ce la faccia sono legate ad un lumicino. Migliora invece l'altro ferito, Daniel Angheluta. Il ventunenne, residente in via Bezzecca a Padova, non sarebbe più in pericolo di vita anche se dovrà restare in ospedale ancora per parecchio tempo.

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