>ANSA-LA-STORIA/Gli rubano lo scooter, la città glielo ricompra

Dato a Caltanissetta a un migrante. Abdul, 'Italia è bellissima'

(ANSA) - CALTANISSETTA, 21 AGO - Due giorni fa gli avevano rubato il motorino elettrico con cui lavorava in giro per la città come venditore ambulante di rose, riuscendo a farsi apprezzare e farsi voler bene da tutta Caltanissetta. E nel momento in cui ha avuto bisogno, la città ha risposto: raccogliendo in poche ore i soldi necessari per acquistare il nuovo mezzo. Così stamattina, davanti alla concessionaria di Giuseppe Nicoletti, c'è stata una grande festa per la consegna dello scooter a pedali ad Abdul Basid, 39enne originario del Bangladesh, ma per tutti i nisseni solo Rosario. Martedì sera, mentre tentava di vendere rose in un locale del centro storico, qualcuno gli ha rubato lo scooter elettrico che aveva comprato con tanti sacrifici. A quel punto il 39enne non ha potuto far altro che recarsi, in lacrime, in questura per fare la denuncia. Ma i nisseni non sono rimasti insensibili e alcuni di loro, venuti a conoscenza dell'episodio, hanno lanciato una campagna di solidarietà che ha consentito, in poche ore, di raccogliere 2mila euro. Il resto lo ha messo Giuseppe Nicoletti, proprietario di una rivendita di moto e ricambi che ha anche regalato un casco ad Abdul. E così questa mattina è stato consegnato a Rosario lo scooter elettrico a pedali nuovo di zecca grazie al quale potrà percorrere le strade cittadine per vendere rose e altro oggetti. "Il mio lavoro è molto stancante - racconta Abdul - ogni giorno percorro tanti chilometri in giro per la città. La mattina vendo accendini e altri oggetti e la sera le rose. Ho le gambe che mi fanno male. In due anni però sono riuscito a comprare uno scooter elettrico. Martedì sera l'ho posteggiato in piazza Grazia per andare a vendere le rose e non l'ho più trovato". Rosario vive in Italia da 14 anni ed ha il permesso di soggiorno. In Bangladesh ha una famiglia composta da 6 persone a cui manda regolarmente soldi dall'Italia. A Caltanissetta è sempre da solo, non esce con nessuno e lavora ogni giorno. "L'Italia è bellissima sono tutti buoni. Al mio paese non importa se sei vivo o morto, se stai soffrendo. Qui mi hanno addirittura ricomprato uno scooter - dice commosso - non so come ringraziarvi". Abdul è musulmano e va regolarmente alla moschea. "Siamo tutti fratelli - dice - tutti noi, cristiani, musulmani o di altre religioni, abbiamo il sangue di colore rosso. Chi crede in Dio veramente aiuta gli altri. Fare bei gesti è quello che rende buona una persona". (ANSA).

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