Cecchettin, 'non posso cambiare il passato, ma quello che verrà'

(ANSA) - MACERATA, 16 OTT - "Non posso cambiare quello che è successo, ma posso cambiare quello che verrà". Con queste parole Gino Cecchettin ha commosso ieri il pubblico del Macerata Humanities Festival, intervenendo in collegamento da Vienna, dove si è recato per festeggiare la laurea della figlia Elena. Nel dialogo con il rettore dell'università di Macerata, John McCourt, e la prorettrice dell'Università di Trento Barbara Poggio, Cecchettin ha lanciato un messaggio di fiducia nelle nuove generazioni, invitando a trasformare il dolore in azione e a credere nel potere dell'empatia. "Continuate a sognare, non con la testa tra le nuvole ma con i piedi ben radicati a terra", ha detto Cecchettin tra gli applausi del pubblico. Ad accompagnare il suo intervento, la voce di Elena Mil con un toccante set acustico, mentre in apertura Lorenzo Augusto dell'Erba, presidente di Federcasse Bcc, ha espresso la vicinanza alla Fondazione Giulia Cecchettin. Il Festival, promosso dall'Università di Macerata con il patrocinio della Regione Marche, del Comune di Macerata e della Fondazione Marche Cultura, prosegue oggi e domani con eventi dedicati a poesia, solidarietà, dialogo e teatro civile. Tra gli ospiti attesi Rossella Miccio, presidente di Emergency, l'attore Andrea Pierdicca, la scrittrice irlandese Catherine Dunne e il giornalista Domenico Iannacone. In programma anche il laboratorio urbano per bambini "Li dadù de Li Madou", incontri sull'economia circolare, la giustizia riparativa e il futuro delle humanities. La chiusura, domani sera al Teatro Lauro Rossi, sarà affidata allo spettacolo "Che ci faccio qui? In scena" di Iannacone, tra teatro civile e testimonianze dal reale. (ANSA).
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