Da Miu Miu a Parigi ecco le ragazze in grembiule

Miuccia Prada rilegge le divise da lavoro con rouches e pizzi

(ANSA) - ROMA, 07 OTT - La collezione Primavera/Estate 2026 del marchio Miu Miu disegnato da Miuccia Prada, è una riflessione sul lavoro delle donne, sulle loro sfide, avversità, esperienze. Il lavoro come espressione di impegno. Il lavoro come simbolo di cura e d'amore. Il lavoro come riflesso di indipendenza, come mezzo di autodeterminazione. Così viene riletto il grembiule, che può essere al tempo stesso utilitario e decorativo. I significati culturali di questo capo possono mutare radicalmente riflettendo sui cambiamenti nella materializzazione e nella forma, passando dal contesto abitativo a quello clinico, da quello industriale al lavoro di cura, attraverso i settori primario e terziario, fino alla sfera domestica. Un solo indumento capace di contenere moltitudini. L'osservazione del lavoro in fabbrica, nelle fotografie documentarie di Dorothea Lange (1895-1965) e Helga Paris (1938-2024), offre una prospettiva sulla realtà dell'abbigliamento. I materiali usati sono quindi drill industriale e pelle, popeline di cotone, cloqué di seta, pizzo, tela grezza ricamata. Scarpe, borse e accessori riflettono un'idea di solidità e di utilità, una bellezza industriale. Le rouches, simbolo intrinseco del femminile, assumono un effetto trasformativo. Forza e dolcezza. La scenografia della sfilata trasforma l'ipostilo del Palais d'Iéna, esso stesso luogo di lavoro, in un'astrazione della dimensione domestica del quotidiano. Sulla passerella assieme alle modelle professioniste sfilano attori, attrici, musicisti, fotogafi e artisti. (ANSA).

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