Danni irreversibili a bimbo, Fondazione risarcirà 4.6 milioni

(ANSA) - MONZA, 20 OTT - Il Tribunale civile di Monza ha condannato a un maxi risarcimento da 4 milioni e 600 mila euro la Fondazione Monza e Brianza per il Bambino e la sua Mamma (poi confluita nell'Irccs San Gerardo), per non aver diagnosticato tempestivamente una grave malattia metabolica a un bambino, oggi 14enne, che ha riportato gravissimi danni neurologici, tanto da essere stato riconosciuto invalido al 100% e avere necessità di assistenza continua, oltre ad aver subito un trapianto di fegato. Secondo la ricostruzione degli avvocati della famiglia del ragazzino, nato nel 2011, avrebbe fin da subito manifestato sintomi di iperammoniemia, una malattia metabolica (difetto del ciclo dell'urea) che provoca un accumulo tossico di ammoniaca nel sangue, tanto che la sua cartella clinica citava espressamente un "rischio metabolico", già poco dopo la sua nascita. Stando alla decisione del giudice, i medici della Fondazione non hanno formulato la corretta diagnosi in tempo, intervenendo solo dopo tre giorni, quando il danno neurologico era ormai irreparabile. Diversamente il piccolo, secondo i periti del Tribunale, con la corretta terapia farmacologica, iniziata fino a 12 ore prima del "collasso", avrebbe avuto una vita normale. (ANSA).
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