'Ho ucciso mia madre,cosa più brutta al mondo',rischia ergastolo

Processo a Brescia per Ruben Andreoli 'ho ucciso pure me stesso'

(ANSA) - BRESCIA, 22 OTT - "Ho fatto la cosa più brutta al mondo: ho ucciso mia madre. Non so come sia successo, è stato un attimo di follia". Sono le parole di Ruben Andreoli, 48enne magazziniere di Sirmione, al termine del processo per l'omicidio della madre, Nerina Fontana, avvenuto il 15 settembre di due anni fa a Sirmione in provincia di Brescia. Davanti ai giudici della Corte d'Assise, Andreoli ha pronunciato dichiarazioni spontanee, raccontando gli attimi dell'omicidio e i giorni precedenti. "È cominciato con un litigio stupido e poi non ci siamo più parlati per dieci giorni - ha detto -. Venerdì 15 settembre, durante un confronto sulle foto del mio matrimonio, tutto è esploso: le tensioni accumulate negli anni, la morte di mio padre, la perdita del bambino da parte di mia moglie, mi hanno fatto perdere il controllo. Ho distrutto tutto il mio mondo". Il 48enne ha chiesto scusa ai parenti e alla moglie, ammettendo di portarsi dentro per sempre il peso di quanto fatto. "Ho ucciso mia madre, ma quel giorno ho ucciso anche me stesso. Vi chiedo solo pietà e una pena giusta", ha detto rivolgendosi ai giudici, chiedendo vicinanza dai familiari. Il pubblico ministero ha chiesto per Andreoli la condanna all'ergastolo. La Corte presieduta da Roberto Spanò si è poi ritirata in camera di consiglio: la sentenza è attesa nel pomeriggio. (ANSA).

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