Rimini ripensa l'arenile, più spiagge libere e maggiore qualità

Approvato il nuovo piano. Sindaco, 'ci proietta nel futuro'

(ANSA) - BOLOGNA, 08 AGO - Sull'arenile riminese del futuro ci sarà maggiore spazio per le spiagge libere, l'obiettivo è di portarle al 37%; lo stesso numero di concessioni attuali, 324 tra stabilimenti, bar, zone speciali e spazi contigui; una riduzione del 10% delle superfici coperte oltre a una maggiore qualità architettonica dei manufatti, ambientale e paesaggistica. È ambizioso il nuovo Piano dell'Arenile approvato dal Consiglio comunale della città romagnola. Un disegno che punta, tra le altre cose, a promuovere la destagionalizzazione della spiaggia, ossia il cosiddetto mare d'inverno, a ridurre i rischi legati all'allagamento costiero e migliorare l'accessibilità a tutti gli utenti che vede tra i punti principali l'opportunità di ampliare l'offerta di spiagge libere riducendo proporzionalmente il fronte delle concessioni coinvolte nella modifica attrezzandole con servizi igienici e docce e con campi da gioco direttamente sulla sabbia, anche a seconda della zona in cui ricadono. In base al nuovo piano dell'arenile, ancora, sarà possibile installare vasche d'acqua fuori terra in caso di micro-aggregazioni tra stabilimenti, che prevedono la possibilità di aggiungere attrezzature accessorie per lo sport, l'attività fisica e il benessere mentre in caso di macro-aggregazioni, sarà possibile realizzare piscine fino a 300 metri quadri, coperture a terrazza per i pubblici esercizi e aggiungere attrezzature sportiva tipo campo da basket o padel. Si tratta, osserva il sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad, di un piano che "proietta la nostra spiaggia nel futuro e che considera l'arenile come un pezzo della città, annullando quella sorte di confine che ne faceva uno spazio distinto dal resto. È un Piano che integra l'arenile con il Parco del Mare, che aumenta le spiagge a libera fruizione, che promuove le micro e macro aggregazione delle concessioni che possano avere maggiori margini per potenziare la qualità ambientale e dei servizi, ma che allo stesso tempo offre anche al singolo concessionario l'opportunità di intervenire, possibilità che prima era preclusa: uno strumento non monolitico - conclude il primo cittadino - che diversifica e innova", (ANSA).

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