Ruffini riunisce i comitati di Più Uno il 15 novembre a Roma

(ANSA) - ROMA, 06 NOV - L'appuntamento è per sabato 15 novembre. Più Uno, l'associazione fondata a giugno da Ernesto Maria Ruffini, ex direttore dell'Agenzia delle Entrate, riunirà per la prima volta i suoi comitati che hanno superato quota 300 in Italia. Un incontro operativo, riservato agli iscritti. Non un congresso-passerella, ma 'un'occasione di ascolto di persone che vogliono sentirsi comunità'. Sui social di Più Uno il conto alla rovescia, con la scritta stay tuned e il motto 'Chi sceglie di esserci sceglie di contare'. L'obiettivo dichiarato da Ruffini è di muoversi col 'passo più lento e profondo di chi ha scelto di parlare meno e ascoltare di più. Di costruire dal basso invece che rincorrere i titoli dei giornali'. Un percorso che vuole essere in controtendenza con i rituali della politica: finora nessuna conferenza stampa, nessun tour televisivo, nessun selfie tra gazebo e piazze. Ruffini gira l'Italia, nelle periferie delle grandi città e nei piccoli paesi, incontrando persone ancora interessate alla politica. Da Trento e Bolzano a Saluzzo, da Palermo e Capo d'Orlando, Cosenza, Iglesias e Cagliari e molte altre piccole realtà per un dialogo che si propone di partire dall'ascolto dei problemi, dalle liste d'attesa negli ospedali alla carenza di manutenzione nelle scuole alla sicurezza sociale. Il progetto Più Uno richiama l'idea di 'aggiungere, allargare, includere, alimentare una comunità politica basata su ascolto, competenza, coerenza'. Alle pressioni, più o meno esplicite, di chi chiede di accelerare, Ruffini risponde che 'la democrazia ha i suoi tempi, non si riconquista la fiducia di milioni di cittadini con un hashtag o una promessa facile, la vera emergenza non è trovare un nuovo leader, ma ricostruire un'idea di Paese. 'La prima cosa da fare è parlare ai 18 milioni di italiani che ormai scelgono di non votare più'. Sulle alleanze del centrosinistra Ruffini è netto: 'Con il campo largo, così come è stato pensato, si perdono le elezioni. Non può essere solo un accordo tra partiti, ma deve diventare il luogo dove le idee migliori tornano a parlare alla vita reale delle persone e non solo degli iscritti ai partiti del centro sinistra. Per favorire questa partecipazione sono nati i comitati come spazi di partecipazione per allargare il campo del confronto'. Inevitabile il richiamo all'Ulivo, 'un modello non ripetibile di una stagione non ripetibile, ma un'atmosfera, mi auguro, ripetibile', dice Ruffini, pensando a uno 'spazio aperto dove ciascuno può portare esperienze, competenze, passioni'. 'Una politica nuova - aggiunge - deve mostrare coerenza, competenza, serietà. E rimettere al centro i bisogni reali, temi che appartengono a chiunque ami il proprio Paese. Perché quando un Paese si spacca e tutto diventa contrapposizione, le destre vincono facilmente, perché si nutrono del conflitto e il Paese diviso è un Paese più debole. Un Paese così non cammina, si ferma'. (ANSA).
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