Morto in casa da almeno tre giorni, i cani si cibano dei resti
È stato il fratello, contattato dai vicini, a trovare il corpo senza vita di Flavio Micelli, residente a Resia. I tre animali sono stati portati in canile

Li sentivano abbaiare da giorni. I soccorritori li hanno trovati vicino al corpo del loro proprietario, con il quale risiedevano da tempo. Per lui, che abitava solo, erano la sua famiglia.
La vittima
Flavio Micelli, 66 anni, resiano, era deceduto già da alcuni giorni, almeno tre secondo quanto si è appreso. I cani, tre meticci di media taglia, rimasti per giorni senza cibo, per sopravvivere hanno iniziato a cibarsi dei resti del sessantaseienne. Sono stati i vicini di casa a dare l’allarme dopo aver sentito gli animali abbaiare di continuo, quasi a voler chiedere aiuto. È successo giovedì mattina, attorno a mezzogiorno, nel comune di Resia, in località Tigo, una zona piuttosto isolata, al piano terra di un’abitazione a due piani.
Il fratello della vittima, contattato dai vicini di casa, che, come detto, continuavano a sentire i cani abbaiare, giovedì mattina si è recato a casa del sessantaseienne per capire cosa fosse accaduto. Ha suonato il campanello ma senza ottenere alcuna risposta. A quel punto ha guardato dalla finestra e ha notato il corpo senza vita del fratello Flavio, steso a terra. Immediata la chiamata al Numero unico di emergenza Nue 112. La centrale operativa Sores di Palmanova ha subito attivato la macchina dei soccorsi. Gli operatori sanitari non hanno potuto fare altro se non constare il decesso, avvenuto diversi giorni prima.
La ricostruzione
Secondo una prima ricostruzione dei fatti, Flavio Micelli sarebbe morto a causa di un improvviso malore. L’uomo, celibe, abitava da solo assieme ai suoi tre cani, ai quali era molto legato. Li accudiva, li nutriva e condivideva con loro le giornate. In passato li aveva anche difesi, denunciando l’accaduto ai militari dell’Arma, da chi aveva cercato di fare loro del male. In paese tutti sapevano che Micelli voleva molto bene ai suoi animali.
La vicenda è ora al vaglio delle autorità, che stanno cercando di ricostruire con precisione cosa sia accaduto all’interno dell’abitazione di località Tigo. Sarà l’esame autoptico a chiarire con esattezza le cause del decesso ma, come detto, sembrerebbe che la morte possa essere stata causata da un malore sopraggiunto all’improvviso.
I soccorsi
Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 con un’ambulanza, i vigili del fuoco del distaccamento di Gemona, i carabinieri del Nucleo operativo e Radiomobile di tarvisio assieme ai colleghi della stazione locale e la veterinaria dell’azienda sanitaria. È stata inoltre attivata l’unità dei cinovigili per la gestione degli animali e la messa in sicurezza dell’area. Sulla dinamica, al momento, restano ancora diversi i punti ancora da chiarire.
Le ipotesi
Tra le ipotesi considerate dagli investigatori c’è anche quella di un possibile attacco da parte dei cani ma al momento l’ipotesi più accreditata sembra quella del malore improvviso per cause naturali. Gli animali, in un secondo momento, avrebbero infierito sul corpo già senza vita.
Il sindaco
Sul posto, giovedì mattina, oltre ai parenti della vittima, sconvolti dal dolore, c’era anche il sindaco del comune di Resia, Anna Micelli, che esprime il dolore della comunità. «È una tragedia nella tragedia – le parole della prima cittadina di Resia –. Un uomo che decide di vivere solo e che verosimilmente muore a causa di un malore. La sua morte porta i suoi amati cani a dei comportamenti che dovranno essere accertati dalle autorità competenti. Un dramma. A nome di tutta la comunità che rappresento esprimo ai parenti vicinanza e cordoglio. Si tratta – aggiunge Micelli – di un fatto che ha scosso tutti. Gli animali sono stati portati al canile di Tolmezzo, dove sarà applicato un protocollo di osservazione e poi capiremo, assieme alla famiglia, come gestirli. I cani che erano molto impauriti nel momento in cui sono stati prelevati dalle autorità. Quegli animali per Flavio erano la sua famiglia. Lo sapevano tutti in paese».
La veterinaria
La veterinaria che dell’azienda sanitaria intervenuta sul posto conferma che i tre cani sono stati portati nel canile di Tolmezzo. «Io ho soltanto predisposto il ricovero – le parole della professionista – I tre animali sono già stati visitati dalla veterinaria che li ha presi in carico». La salma è stata trasferita all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine. La data del funerale sarà decisa dopo gli accertamenti legali volti a chiarire l’esatta dinamica dell’accaduto.
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