La lettera con cui Turetta rinuncia all’appello: «Non posso rimediare al dolore che ho provocato»

Comincia così la lettera con cui Filippo Turetta comunica la decisione di rinunciare all’appello contro la condanna all’ergastolo per l’omicidio di Giulia Cecchettin. La missiva, interamente scritta a mano su un foglio A4, è stata protocollata nel carcere di Montorio e consegnata anche al suo avvocato, Giovanni Caruso

La lettera con cui Filippo Turetta ha rinunciato all'appello
La lettera con cui Filippo Turetta ha rinunciato all'appello

«Fin dall’inizio del mio percorso giudiziario ho preso tutte le scelte possibili affinché questo potesse portare più rapidamente possibile e in modo trasparente e sincero alla sentenza, qualsiasi essa fosse».

Comincia così la lettera con cui Filippo Turetta comunica la decisione di rinunciare all’appello contro la condanna all’ergastolo per l’omicidio di Giulia Cecchettin.

La missiva, interamente scritta a mano su un foglio A4, è stata protocollata nel carcere di Montorio e consegnata anche al suo avvocato, Giovanni Caruso.

La lettera con cui Filippo Turetta ha rinunciato all'appello
La lettera con cui Filippo Turetta ha rinunciato all'appello

«Tristemente consapevole che purtroppo in nessun modo essa possa rimediare al dolore e alla sofferenza che ho causato a Giulia e alla sua famiglia – scrive Turetta – ho maturato la convinzione di assumermi la piena responsabilità per quello che ho fatto, di cui mi pento ogni giorno. Dal profondo del cuore, pensando a lei e a tutto questo, ho scelto di non affrontare i successivi gradi di giudizio e accettare la pena ricevuta in primo grado».

La lettera si conclude con la dichiarazione formale di rinuncia all’impugnazione, presentata lo scorso 21 maggio.

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova