Cecchini sui tetti e area off-limits: l’area dove alloggia la nazionale israeliana è chiusa alla città
Uomini dell’esercito, elicotteri in volo e accessi interdetti. Nessuno entra: la zona dell’Hotel Friuli è interdetta

Un territorio straniero. Tale sembra l’Hotel Friuli, attorno al quale in questi giorni si è sviluppata una microarea di Udine totalmente preclusa alla città, ai suoi cittadini e a chi prova a documentare queste giornate così particolari per il capoluogo friulano e non solo. Qui da domenica alloggia la nazionale israeliana, impegnata stasera allo stadio Friuli contro l’Italia.
Viale Ledra è l’unico punto dal quale si può avere una panoramica sull’albergo, gli altri lati sono interdetti al passaggio. Sul retro, blindati della polizia bloccano l’accesso da via Bezzecca, dove sorge il piazzale con un altro ingresso alla struttura ricettiva. Lo stesso vale per via Moretti e per tutta l’area compresa tra via Mentana, via Moretti, e via Muratti. L’accesso è consentito esclusivamente ai residenti.
Vige il silenzio più assoluto, bocche cucite da parte delle forze dell’ordine su qualsiasi informazione riguardante il soggiorno della squadra israeliana. «Non si può passare né filmare alcunché, loro hanno voluto così», è l’unica frase che esce dalla bocca di qualcuno del personale della Digos pronto ad avvicinarci a chi curiosa un po’ troppo.
In questi giorni, la permanenza udinese degli uomini di Ben Shimon è stata segnata dal più totale riserbo. I calciatori sono rimasti sempre all’interno dell’albergo, ne sono usciti solo nella serata di ieri poco prima delle 19, per recarsi nel vicino stadio Friuli per svolgere l’allenamento di rifinitura, che per i primi quindici minuti è stato aperto al pubblico, come da prassi Uefa per i match internazionali.

Imponente, come si diceva, il servizio di sicurezza dispiegato attorno all’hotel Friuli. A presidiare l’area, polizia, personale dell’Esercito e della Digos, oltre ai carabinieri e ai reparti speciali. Per rispondere alle esigenze di sicurezza, nel capoluogo friulano sono arrivati i rinforzi delle forze dell’ordine da diverse zone del Paese.
Il dipartimento di pubblica sicurezza ha smentito la presenza degli agenti del Mossad, il servizio segreto israeliano, comunque autorizzata all’inizio della scorsa settimana. Non manca il supporto dall’alto. I cecchini sono apparsi sul tetto dell’albergo e ormai da un paio di giorni a sorvolare il cielo sopra il centro di Udine ci sono gli elicotteri e i droni della polizia. Un dispositivo che si spiega anche con il livello di allerta di “grado 4”, quello massimo, indicato dall’Osservatorio nazionale per le manifestazione sportive. Oggi è il giorno più critico, da domani, si spera, a Udine potrà tornare una parvenza di normalità.
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