A Treviso e Vicenza i destini incrociati di Gentilini e Variati
PADOVA. La Lega all’ultima sfida con l’eterno Gentilini nella roccaforte di Treviso, il «renziano» Variati che cerca il bis a Vicenza e i «grillini» pronti a sfondare nel Veneto che li ha incoronati primo partito con il 25% due mesi fa: i miracoli di Mira, Sarego e Pavia si ripeteranno o il feeling è finito, dopo l’approdo in parlamento della pattuglia M5S? Sono questi i temi del test di domenica e lunedì che vedrà 47 Comuni chiamati alle urne per eleggere i sindaci. Una sfida soft che nemmeno Grillo ha riscaldato perché ha trovato le piazze deserte e oggi tocca a Matteo Renzi tirare la volata al Pd: il sindaco di Firenze sarà a Venezia alle 13,30 per presentare il libro «Oltre la rottamazione» alla libreria Toletta, poi si trasferirà a Treviso alle 16,30 al fianco di Giovanni Manildo e alle 21 chiuderà la giornata a Vicenza con Achille Variati. Un tour de force per rianimare un Pd che ha perso la bussola dopo il governo con il Pdl.
L a sfida di Treviso.
Resta solo lui: Giancarlo Gentilini, 83 anni, vessillo della Lega nella terra che ha inseguito il federalismo e l’ombralonga come stili di vita, cerca il via libera per tornare sindaco di Treviso per la terza volta: il debutto risale al 1994. Alba della seconda Repubblica nata sulle ceneri di tangentopoli, la Lega trascinata da Bossi ora finito nella polvere, con Gobbo, Rocchetta e la Marin «paroni» del Veneto. Vent’anni dopo non sarà una passeggiata per lo «sceriffo» della tolleranza zero perché la Lega nel febbraio scorso è crollata al 13,5% e il monopolio verde-padano si è dissolto sotto i colpi dei grillini, primo partito al 24,6%. Gli occhi di mezz’Italia sono puntati sul vecchio alpino che non vuole ritirarsi per giocare a carte all’osteria, ma punta a stabilire un record: 10 anni da sindaco, 10 da vice, altri 5 da sindaco. Sempre protagonista, come Berlusconi. Gentilini se la dovrà vedere con Giovanni Manildo, avvocato, 43 anni, Pd, sostenuto dal centrosinistra, mentre il M5S punta su Alessandro Gnocchi. Ma un ruolo fondamentale lo giocherà Massimo Zanetti, che dopo aver creato un impero con il caffè Segafredo, vuole dare la scalata alla poltrona di sindaco con tre liste civiche. In gara pure Beppe Mauro, ex Pdl e Alessia Bellon, indipendentista.
ll bis di Variati.
Il sindaco Pd di Vicenza cerca il bis, dopo aver ingaggiato una battaglia proprio contro la Regione per i ritardi con cui ha avviato le opere di salvaguardia della città dall’incubo alluvione. 60 anni, nel 2008 ha sconfitto Amalia Sartori, eurodeputata Pdl, grazie all’invito della Lega a disertare le urne. Domenica si gioca la rivincita con Manuela Dal Lago, ex senatrice della Lega bocciata da Tosi, che punta a fare il sindaco dopo aver governato la Provincia ora commissariata per le beghe con il Pdl: Galan ha giurato vendetta e con il Carroccio al 13% Variati spera di trovarsi la porta spalancata verso la vittoria per far nascere una giunta Pd-Udc. I conti si dovranno fare con Liliana Zaltron, bancaria e candidata sindaco del M5S e con altre 7 liste tra cui Guido Zentile (Rifondazione) Raffaello Giampiccolo (Alternativa comunista) che non si rassegnano al verdetto della storia. Nella terza provincia italiana per Pil industriale e locomotiva dell’export italiano, c’è chi sogna ancora il modello comunista: che sia quello dei «miliardari» cinesi?
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