Abel, il serial killer neonazista di Verona, in coma dopo una caduta
Fu condannato a 32 anni di carcere per 15 omicidi, tra il 1977 e il 1984 firmati “Ludwig”

VERONA. Wolfgang Abel, il veronese che assieme a Marco Furlan è stato condannato per 15 omicidi tra il 1977 e il 1984 firmati “Ludwig”, è in gravi condizioni all'ospedale di Borgo Trento dopo essere stato vittima di un malore. Abel, che ha 61 anni ed ha scontato 32 anni tra carcere e arresti domiciliari, era tornato completamente libero nel 2016. L'uomo è ricoverato in Terapia intensiva al Polo Confortini.
Abel, riferisce il quotidiano L'Arena, è stato trovato privo di sensi giovedì mattina nella sua abitazione a Monte Rico di Arbizzano, nel comune di Negrar (Verona), dalla badante che assiste l'anziana madre. Nella caduta, causata verosimilmente da un malore, Abel ha subito un grave trauma cranico ed ora è in coma. Il sessantunenne è stato trovato ieri mattina a terra, privo di sensi, dalla signora che accudisce l'anziana madre con cui l'uomo vive ad Arbizzano. La donna ha subito allertato il 118.
Abel era riverso a terra, senza conoscenza, la sua diagnosi parla di commozione cerebrale compatibile con una caduta. È possibile che l'uomo abbia avuto un malore e per questo si sia accasciato battendo la testa. Wolfgang Abel, venne condannato a 27 anni di carcere assieme a Marco Furlan per la catena di delitti rivendicati tra il 1977 e il 1984 dalla sigla neonazista “Ludwig”.
Nel 2016 una perizia giudicò Abel “non più pericoloso” e il giudice di sorveglianza di Verona decise la revoca dell'ultima misura di sicurezza applicata nei suoi confronti, dopo i 23 anni di carcere (era uscito nel 2006), il periodo agli arresti domiciliari e la libertà vigilata. In tutto 32 anni.
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