Allarme per gli animali esotici

Abbandonati nel bosco, si moltiplicano e alterano l'ecosistema
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GALZIGNANO TERME.
Scoiattolo grigio del Nordamerica, tartaruga rossa del Mississippi, usignolo del Giappone e pesce del Nilo. No, non siamo nel parco naturale di Yellowstone, né tanto meno in qualche riserva asiatica. Siamo nel Parco Regionale dei Colli Euganei, tempio incontrastato di ricci, volpi, poiane e pettirossi. Un tempio che, tuttavia, da tempo è stato violato da altre specie animali che rischiano di compromettere l’equilibrio dell’ecosistema euganeo.


Dopo l’invasione di cinghiali, specie importata che sta causando non pochi danni sui Colli, ecco ora l’ondata di specie esotiche. Piccoli animali portati a casa per vezzo o per accontentare i bambini, che poi però diventano troppo grandi per la gabbietta o l’acquario. In questi giorni è stata avviata una campagna di sensibilizzazione per contrastare l’abbandono di questi animali, sempre più presenti nel territorio protetto. Nei 15 Comuni del Parco è stato esposto un manifesto che spiega i pericoli e le conseguenze della liberazione in natura di animali non originari dell’ecosistema euganeo, illustrando alcune delle specie che stanno minacciando il delicato equilibrio naturale. E’ il caso, ad esempio, dello scoiattolo grigio nordamericano, al quale si deve sia la scomparsa della specie nostrana, lo scoiattolo rosso europeo ormai rarissimo nei boschi dei Colli, di taglia più piccola e non invadente, sia il saccheggio delle uova nei nidi di cardellini e fringuelli.


Analogo discorso vale per l’americana tartaruga dalle orecchie rosse, che quando viene lasciata in uno stagno finisce per competere ben presto con le tartarughe europee, emarginandole nelle aree meno favorevoli e provocandone la scomparsa.

Dall’Asia arrivano invece l’usignolo del Giappone e la tilapia del Nilo. Il primo è un uccello da gabbia responsabile in molti casi della malaria aviare. Può inoltre danneggiare i raccolti agricoli, in particolare frutta e verdura. La tilapia ha invece trovato le condizioni ottimali nei corsi d’acqua termali: ne sono state rilevate popolazioni abbondanti nel Rialto, nello scolo Cannella e nello scolo Menona, a Montegrotto, e nella fossa Comuna a Galzignano.

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