Antiquario rapinato nella sua villa
Quattro banditi armati lo hanno schiaffeggiato e costretto ad aprire loro le porte

NOVENTA PADOVANA.
Rapinato nella sua villa bunker di via De Gasperi 5a l’antiquario Giorgio Gallo, 33 anni. Il bottino supera i 50.000 euro tra contanti e gioielli. L’assalto è avvenuto ieri sera alle 19.20, nessun testimone al fatto oltre alle vittime. In quattro hanno atteso Gallo al suo ritorno a casa per cena e l’hanno raggiunto a piedi mentre stava entrando con l’auto attraverso il cancello carraio, al quale si accede dopo aver percorso un vicolo stretto e cieco.
Gallo non ha fatto in tempo a scendere dalla sua Bentley da 180.000 euro che se li è trovati alle spalle, minacciosi e determinati. Due erano armati di pistola a tamburo, tutti erano incappucciati, vestiti di nero e con i guanti. Gli hanno sferrato due schiaffi sulla testa, per fargli capire che facevano sul serio, gli hanno puntato la pistola sulla nuca e l’hanno portato all’interno.
In casa c’era la compagna, 28 anni. Uno dei banditi, sempre minacciandoli con la pistola, ha chiuso la coppia nel bagno al piano terra della villa, e li ha sorvegliati mentre i complici facevano razzia. Dei tre uno è rimasto a rovistare al pianterreno, gli altri due sono saliti nelle camere. Il bottino è consistente: 31.000 euro in contanti, tenuti in un astuccio dentro un mobile della cucina, un orologio Daytona da undicimila euro, un altro orologio Rolex del valore di 5-6.000 euro e alcuni monili della donna per almeno altri 2-3.000 euro, il tutto trovato nella camera da letto.
A razzia terminata i quattro si sono dileguati a piedi uscendo dal vicolo e raggiungendo via De Gasperi, dove probabilmente c’era un complice ad attenderli in auto. L’allarme è scattato subito. Gallo ha avvertito il padre, che si è precipitato nella villa, e i carabinieri. In via De Gasperi sono accorse le pattuglie del maresciallo Enzo Callegaro e del Radiomobile di Padova, al comando del tenente Luca Bordin. Al seguito anche la scientifica per rilevare eventuali tracce lasciate dai banditi.
Successivamente in via De Gasperi sono arrivati anche il maggiore Ivan Petracca e il colonnello Vincenzo Procacci. Giorgio Gallo e la compagna sono stati sentiti, e insieme ai carabinieri hanno ricostruito la rapina nei minimi particolari. Una descrizione puntuale è stata data da Gallo, la compagna da parte sua ha invece dichiarato di aver sempre tenuto lo sguardo abbassato. Tre dei quattro banditi erano sicuramente dell’Est europeo, tutti giovani dai 25 ai 30 anni, uno robusto e alto un metro e novanta, gli altri due alti 1,70 e 1,80.
Il quarto era italiano, e aveva un’età compresa fra i 45 e i 50 anni. Le indagini sono ad ampio raggio ma particolarmente indirizzate verso le amicizie e le frequentazioni dell’antiquario e della sua famiglia. Verso chi, insomma, conosce particolari e abitudini della loro vita privata, anche se il tenore di vita elevato è testimoniato dallo stesso edificio in cui la coppia vive. Verranno estese nel campo del riciclaggio e nel mondo dell’antiquariato. Non è stata una rapina improvvisata ma studiata e pianificata. E consumata con freddezza e rapidità.
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