Assegnate in Veneto 72 nuove farmacie «Rete capillare ma mercato saturo»
padova
Settantadue nuove farmacie in Veneto. Sono quelle assegnate con i decreti regionali pubblicati nel bollettino di ieri e della scorsa settimana. A beneficiarne un po’ tutte le province e in particolare Treviso che fa il boom con 20 autorizzazioni, seguita da Vicenza con 17 e Padova con 15. Solo una la struttura prevista a Belluno, a Sedico per l’esattezza; e una anche a Rovigo, a Badia Polesine. Per quanto riguarda i capoluoghi, sono Vicenza e Verona quelli che portano a casa un risultato migliore, con 4 negozi a testa.
Si tratta, va precisato, di aperture potenziali perché sono trascorsi diversi anni dal decreto Monti che riavviava i termini di assegnazione delle farmacie. Successivamente i Comuni hanno indicato le località. Questo significa che chi all’epoca aveva fatto domanda e che successivamente ha superato il concorso, potrebbe nel frattempo aver cambiato idea. I destinatari del decreto hanno sei mesi di tempo per aprire.
Le assegnazioni fatte in questi giorni dalla Regione rientrano in un “pacchetto” complessivo di 223 nuove strutture individuate nel 2013. C’è stato un primo interpello con l’assegnazione di un gruppo di farmacie, successivamente è scattato il secondo interpello per 130 candidature. L’esame delle varie posizioni ha portato infine all’attribuzione di 72 esercizi in tutto il territorio del Veneto. Che ad oggi conta quasi 1.700 farmacie. «Si tratta di una rete molto capillare che le nuove aperture renderanno ancora più diffusa», è il commento di Alberto Fontanesi, presidente di Federfarma Veneto, «È sicuramente un dato positivo sia per il miglioramento dei servizi al cittadino che per il Servizio sanitario che può avvalersi di tale rete per la propria attività».
Tuttavia Federfarma mette in guardia contro i rischi legati alla situazione non propria rosea del comparto: «Il lavoro per i farmacisti è andato diminuendo nel corso degli anni tanto che alcuni hanno dovuto chiudere», prosegue Fontanesi, «Il mio auspicio è che i colleghi titolari di nuove farmacie possano sviluppare e far crescere l’attività senza difficoltà». —
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