Veneto, in campo un esercito di volontari contro le nutrie

La Regione affida 1,5 milioni di euro a consorzi di bonifica e autorità di bacino per gestire un piano di controllo e abbattimento delle nutrie. Rimborsi e premi per i cacciatori volontari di questi animali

Una nutria, la Regione Veneto ha appronttao un piano per l'abbattimento di questa specie
Una nutria, la Regione Veneto ha appronttao un piano per l'abbattimento di questa specie

La Regione Veneto ha approvato un progetto sperimentale, per aumentare l’efficacia delle azioni di controllo ed eliminazione delle nutrie sul territorio regionale.

Si tratta della prima trance di 500.000 euro per il 2025 nell’ambito di un programma di spesa che si dovrà sviluppare nell’ambito del triennio 2025-2027 con un investimento complessive di 1,5 milioni di euro: 500 mila euro per ciascuna annualità.

«La novità», spiega in una nota ufficiale la Regione, «sta nella scelta di attribuire un ruolo da protagonista ai consorzi di bonifica e alle autorità di bacino, custodi dei corsi d’acqua interni, con il  fine di ottimizzare gli sforzi per combattere questi animali particolarmente dannosi per l’ambiente in particolare per la tenuta idrogeologica del territorio in caso di eventi meteorologici estremi».

Il progetto è stato approvato con delibera della giunta veneta, su proposta dell’assessore regionale alla Caccia, Cristiano Corazzari.

Ogni consorzio firmerà una convenzione sperimentale con la Regione che durerà in prima battuta fino al 31 dicembre 2025.

Il progetto sperimentale

«La nutria è una specie che ha avuto una enorme espansione in Veneto, trovando il suo habitat ideale in un territorio caratterizzato dall’ampio numero di corsi d’acqua, ed è sotto gli occhi di tutti l’impatto dannoso che provoca, tra il pericolo per la tenuta degli argini e la devastazione delle colture», spiega l’assessore alla Caccia Cristiano Corazzari, «La situazione diventa sempre più critica ed è per questo che la Regione ha scelto di intervenire con questo progetto sperimentale che punta a incrementare gli abbattimenti e ad avere un maggior controllo sulla distribuzione e sugli effetti della specie sul territorio. I consorzi di bonifica attivi sul territorio regionale diventano soggetti attuatori privilegiati del Piano regionale di controllo della nutria, piano già approvato nel 2021, con il compito di comporre e gestire le squadre degli operatori abilitati al controllo, favorendo il raccordo operativo con la polizia provinciale, di organizzare lo smaltimento delle carcasse, di raccogliere ed elaborare le informazioni sui capi catturati».

L’esercito dei volontari antinutrie

La seconda novità introdotta dal progetto è l’assegnazione di contributi forfettari a favore degli operatori volontari impegnati nelle operazioni di controllo. Comprendono un’indennità chilometrica, un rimborso per le cartucce utilizzate, e un corrispettivo di 3 euro per ogni capo abbattuto e consegnato al centro di stoccaggio.

Verrà premiato chi conferirà almeno dieci capi ad uscita.

«Inoltre», precisa la Regione, «è previsto che tra i costi rimborsabili siano ricompresi quelli assicurativi, la tassa sul porto d’armi, l’iscrizione annuale all’ATC o al CA e quelli per l’acquisto di alcune dotazioni antinfortunistiche funzionali all’esercizio delle attività di controllo».

 

L’assessore e il ruolo dei consorzi

«Grazie alla previsione di contributi specifici ai controllori volontari puntiamo a incrementare l’efficacia del Piano di controllo della nutria», aggiunge Corazzari, «Crediamo con convinzione nel ruolo dei consorzi di bonifica, enti che non solo hanno una conoscenza approfondita del territorio grazie al quotidiano presidio dei corsi d’acqua e al loro compito di manutentori ma che hanno anche una interlocuzione privilegiata con gli agricoltori. Inoltre hanno un ambito di intervento ottimale, e come enti di ampiezza sovracomunale operano all’interno di una dimensione territoriale ideale per intervenire anche in accordo con i singoli Comuni coinvolti».

 

 

 

Il piano prevede infine, in capo ad ANBI Veneto, l’associazione regionale che riunisce i Consorzi di Bonifica, il compito di raccogliere i dati per elaborare un report su scala regionale che scatti un’istantanea circa l’avanzamento degli interventi in Veneto.

 

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova