Associazione a delinquere e riciclaggio, Vazzoler condannato a 11 anni e 8 mesi
Il dentista-faccendiere veneziano, padovano d'adizione e molto attivo nella Marca, avrebbe messo in piedi un business da oltre 117 milioni di euro nell’arco di poco più di tre anni

Alberto Vazzoler con la fidanzata Silvia Moro
PADOVA. Condanna a 11 anni e 8 mesi più il pagamento delle spese processuali per Alberto Vazzoler, il dentista-faccendiere veneziano di Musile di Piave ma padovano d’adozione, imputato di associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio Internazionale per un business da oltre 117 milioni di euro nell’arco di poco più di tre anni.
La sentenza è stata pronunciata nel pomeriggio dal tribunale di Padova presieduto dal giudice Nicoletta De Nardus. Aveva chiesto 10 anni e sei mesi oltre a una confisca complessiva di oltre 7 milioni e mezzo di euro ( tra beni e contante) il pm padovano Roberto D’Angelo che ha coordinato l’ inchiesta svolta dal Nucleo di Polizia Economico-finanziariadella Guardia di Finanza di Padova guidata dal tenente colonnello Vittorio Palmese.
L’imputato non si è presentato in aula facendo di tutto per evitare la conclusione del processo tra cambi di difensori e consulenti tecnici, raffiche di certificati medici e ipotesi di contagio da Covid smentite dai tamponi e una insistente febbre che dura da un mese. Niente da fare. I giudici hanno messo la parola fine alla vicenda almeno in primo grado. Tra le richieste (concesse) di confisca anche quelle di un attico a Padova in piazza dei Frutti e di un lussuoso attico nella torre Mizar in piazza Draghi a Jesolo costata una fortuna.
Nel maggio 2018 Alberto Vazzoler era stato arrestato nel suo attico Jesolano con la compagna trevigiana Silvia Moro, indagata dalla procura di Venezia per gli stessi reati mentre a Varese era stata arrestata la socia d’affari, la 44enne padovana Elena Manganelli di Rienzo, pure indagata per gli stessi reati e attualmente a Dubai. E nel paradiso fiscale degli emirati arabi uniti avveniva la triangolazione del danaro che la banda capeggiata da Vazzoler ripuliva nell’interesse dei clienti.
Clienti che avevano accumulato in Svizzera tesoretti all’insaputa del fisco e volevano poterli spenderli senza incappare in guai giudiziari Non avendo voluto utilizzare il meccanismo dello scudo fiscale. Attualmente Alberto Vazzoler ha l’obbligo di dimora e vive nell’abitazione di famiglia a Musile di Piave. È stato fondatore di Net Fraternity con sede a Castelfranco Veneto in provincia di Treviso, ditta specializzata nei primi anni 90 nell’offrire la navigazione in rete gratuitamente in cambio di pubblicità.
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