Attacco d’asma in casa, muore a 14 anni

Marwa è stata trovata esanime dalla sorella svegliata nella notte dal suo urlo: «Mi sento male». Inutili i soccorsi
Borin Possagno ragazzina morta
Borin Possagno ragazzina morta

/ possagno

Prima di perdere conoscenza e svenire tra le braccia dei genitori, si è resa conto che non ce l’avrebbe fatta. E ha chiesto aiuto. Marwa El Ankoud, 14 anni appena, è spirata ieri notte, poco prima dell’una, per un arresto cardiocircolatorio causato molto probabilmente da un attacco d’asma. Ma sarà solo l’autopsia, che verrà eseguita in ospedale a Treviso, a dare una spiegazione medico-scientifica a una tragedia che per i genitori che l’hanno vista morire, senza riuscire ad aiutarla, rimarrà per sempre senza un senso né spiegazione.

Il malore improvviso, arrivato dopo una giornata come le altre, passata in famiglia, ad armeggiare tra i fornelli per mettere in pratica le ricette imparate all’Istituto alberghiero, si è portato via Marwa quando la sua vita era appena iniziata. Fino a qualche ora prima, i suoi pensieri erano infarciti di Dad e di amicizie, quelle reali che aveva tra i banchi e quelle che corrono sui social, chiacchiere tra sorelle e bei momenti passati nella casa di via Olivi, alle prese con la quotidianità della pandemia, che ha modificato abitudini e stili di vita.

Attorno a mezzanotte, le sue urla hanno svegliato la famiglia, di origini marocchine. Il papà Hamid e la mamma Nadia, la sorella più piccola e il fratellino, stavano tutti dormendo, quando la ragazzina si è sentita improvvisamente male. Dal letto della sua cameretta ha chiamato forte «mamma, papà», in un tentativo disperato di chiedere aiuto. La sorella è arrivata da lei. Non l’ha trovata in camera, ma l’ha vista fuori, sul balconcino, in preda al panico e al forte dolore che sentiva al petto. Il papà è accorso. Il tempo di portarla in casa e adagiarla sul letto, che la ragazzina aveva perso i sensi.

La chiamata al 118 è stata raccolta 42 minuti dopo la mezzanotte. Il Suem è arrivato da Crespano con l’ambulanza e l’auto medica in pochi minuti. Una volta raggiunta l’abitazione, medico e infermieri hanno cercato di rianimarla per oltre un’ora. Non c’è stato niente da fare, Marwa è stata dichiarata morta attorno alle due del mattino. Le cause non sono chiare fino in fondo. L’arresto cardiocircolatorio sarebbe stato causato da un attacco d’asma, che deve averla colta mentre si trovava a letto a dormire. Per questo la giovane si era svegliata, aveva iniziato a chiamare i genitori e poi si era alzata ed era uscita per cercare di prendere aria, pensando, forse, di sentirsi meglio. Ma si tratta di una ipotesi.

I genitori non si capacitano di quanto accaduto l’altra notte. Il padre risponde al telefono con la voce rotta e un nodo in gola, parla con chi lo chiama, e ripete che non si dà pace. La ragazzina, malata da anni di asma, utilizzava l’inalatore e prendeva delle pastiglie per controllare gli attacchi, quando ne aveva bisogno. Domenica, però, non c’era stato nessun sentore nè avvisaglia, perché per tutto il giorno era stata bene.

La salma della giovane è stata trasportata all’ospedale San Valentino di Montebelluna, ed è a disposizione dell’autorità giudiziaria. Una volta ricevuto il fascicolo da parte delle forze dell’ordine, il sostituto procuratore di turno, Massimo Zampicinini, lo esaminerà. Quasi sicuramente sarà disposta l’autopsia e nei prossimi giorni verrà eseguito l’esame per comprendere le cause del decesso. —

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