Auto vola nel canale muoiono tre giovani

SAN STINO. È di tre persone morte sul colpo il bilancio del terribile schianto avvenuto nella notte tra venerdì e ieri, verso le 3.30, sulla strada metropolitana 42, la San Stino-Caorle, all'incrocio tra via dei Pioppi, via Caorle e via Condulmer. Nell’incidente hanno perso la vita Andrea Pagotto, 31 anni, padre di una bimba piccola; Davide Antoniazzi, 21 anni, che si trovava alla guida di una Giulietta; e Riccardo Rado, di 24 anni.
Amici per la pelle, da sempre, i tre stavano facendo un giro sulle loro strade, quelle che conoscevano benissimo. Ma sono stati traditi dalla velocità (non esclusa l’ipotesi di un guasto) e dalla nebbia. L’Alfa Giulietta guidata da Antoniazzi, infatti, dopo essere salita sul cordolo di un’aiuola, proveniente da via dei Pioppi, è decollata verso via Caorle colpendo il plinto del ponticello sul canale Condulmer.
La vettura è “rimbalzata” sul terrapieno della sponda sinistra del fiume, finendo capovolta nel canale. Sul posto il Suem 118 con diverse ambulanze, carabinieri, vigili del fuoco e personale del soccorso stradale Biasotto. Per i tre non c’è stato nulla da fare. Sono morti tutti e tre sul colpo. Non sono annegati. Lo ha stabilito l’esame esterno delle salme compiuto ieri mattina all’obitorio di San Stino dal medico legale Antonello Cirnelli per conto della Procura di Pordenone e del pubblico ministero Maria Grazia Zaina. Sono stati prelevati tessuti per gli esami tossicologici, i cui esiti saranno disponibili tra una quarantina di giorni.
La scoperta dell’incidente stradale è stata fatta dal primo soccorritore, Diego De Marchi di Eraclea alle 3.36. Ma l’orario dell’incidente potrebbe risalire a molti minuti prima. Di notte i transiti su via Caorle sono rari, ed è possibile che l’incidente sia capitato in un orario diverso e che coloro che sono transitati non si siano accorti della presenza della macchina per la nebbia (l’incrocio via dei Pioppi con via Caorle risulta illuminato).
I tre ragazzi si trovavano in piazza Indipendenza a San Stino, secondo alcune testimonianze, attorno alle 2.30. In macchina con loro doveva salire un quarto ragazzo, figlio di un volontario di Protezione civile; ma questi non ha accettato l’invito (salvandosi) giustificandosi con il fatto che avrebbe dovuto tornare a casa a riposare perché doveva andare presto al lavoro. E prima ancora Davide e Riccardo si trovavano al The Klondike Caffè di piazzetta Don Scaggiante, a Ottava Presa di Caorle. Sono rimasti lì fino all’ 1.15 e tutti li hanno visti tranquilli, che parlavano e scherzavano come sempre. L’incidente potrebbe quindi essere capitato tra le 2.30 e le 3.30. La Giulietta ha percorso via dei Pioppi. La nebbia non dava tregua: la visibilità era inferiore ai 30 metri. La macchina è decollata dopo essere salita sul cordolo di un’aiuola nei pressi dello stop. Nello slancio la vettura ha colpito il segnale stradale di stop scaraventandolo sull’asfalto; quindi ha colpito con la parte anteriore il plinto del ponticello sul canale, piegandolo. A questo punto la vettura si sarebbe rovesciata colpendo con il posteriore il terrapieno dalla sponda opposta. Quando sono giunti i soccorritori purtroppo già non c’era nulla da fare. La tragedia si era compiuta. La vettura è stata recuperata dall’autogru dei pompieri. Le salme sono state ricomposte dalla ditta Pizzin. Raggiunto dalla notizia, il sindaco di San Stino, Matteo Cappelletto, ha telefonato al primo cittadino di Torre di Mosto, Giannino Geretto, esprimendo lo sconcerto e il dolore della comunità sanstinese, già provata da altre tragedie negli ultimi 10 giorni. Il sindaco di Torre di Mosto ha reso noto che il funerale si fara in forma congiunta e sarà proclamato il lutto cittadino.
Ben 35 anni fa un altro automobilista sopravvisse a un incidente dalla dinamica simile, avvenuto sullo stesso punto. Lui si salvò. Andrea, Davide e Riccardo purtroppo no.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova