Aveva il cuore d’oro: regalava un panettone a ogni famiglia

CONEGLIANO. Prima di essere l’uomo e l’imprenditore che ricordiamo oggi, Teofilo Sanson era, semplicemente, l’ultimo di dodici fratelli, figlio della postina di Scomigo, la frazione di Conegliano,...
Di Renza Zanin

CONEGLIANO. Prima di essere l’uomo e l’imprenditore che ricordiamo oggi, Teofilo Sanson era, semplicemente, l’ultimo di dodici fratelli, figlio della postina di Scomigo, la frazione di Conegliano, in provincia di Treviso, dove era nato il 20 marzo 1927. Nei primi anni del Novecento la sua famiglia era una delle più povere del quartiere. Una condizione che lo aveva spinto a rimboccarsi le maniche e a trovare fortuna altrove, senza mai perdere il suo legame con il minuscolo paese da cui era partito nell’immediato Dopoguerra. L’essere divenuto un imprenditore di successo non gli aveva impedito di ricordarsi di chi era rimasto lì, tra colline del Cima: prima di cedere la sua azienda, ogni anno, faceva recapitare alle famiglie di Scomigo uno dei suoi panettoni. Nel suo paese, per anni, aveva organizzato anche la festa per gli anziani, con la presenza di chef stellati. Si era battuto anche perché la sua città natale potesse assistere al Giro d’Italia e ci è riuscito nel maggio del 1977. In questo angolo della provincia di Treviso Teofilo Sanson aveva fatto crescere anche la sua passione per lo sport, come patròn del Calcio Conegliano e del Rovigo Rugby, con cui aveva vinto due scudetti. Il suo cuore però batteva per le due ruote. «Era una persona espansiva e un grande sportivo, eravamo molto amici, era venuto a trovarmi persino in Sud Africa quando abitavo lì», ricorda Andrea Barro, ex professionista e grande amico, che per anni ha tenuto le redini del Gran Premio Sanson. A esprimere il suo cordoglio è anche il sindaco di Conegliano Floriano Zambon: «Con lui», dice, «l’Italia perde un grande capitano d’impresa». Proprio Scomigo, il luogo da cui era partito, è il posto in cui ha scelto di riposare per sempre. Sarà sepolto qui domani, alle 15, dopo che a Verona, alle 11, si terrà la cerimonia di addio.

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