Brunetta: «Stop ai concorsi con carta e penna. I giovani tecnici assunti in tre mesi»

VENEZIA. Addio ai concorsi stile Ottocento che durano anni, addio a carta e penna: le 2.800 assunzioni di tecnici al Sud sono il primo vero banco di prova della riforma della pubblica amministrazione. Il bando sarà pubblicato il 2 aprile e prevede l’assunzione “veloce”: entro giugno tutti in ufficio, dopo il concorso on line e dei quiz a risposta multipla.
La conferma arriva dal ministro Renato Brunetta, che dopo aver firmato l’accordo sull’aumento di 107 euro per il pubblico impiego, sottolinea che i soldi saranno erogati a fine anno: «Farò l’impossibile perché i cervelli italiani fuggiti all’estero facciano ritorno nelle loro città, in 3 mesi saranno assunti con procedure e contratti moderni come in Europa».
Le critiche di Conte
Le critiche dell’Anci del Veneto, guidata dal sindaco di Treviso Mario Conte, non lo scalfiscono perché il governo si è mosso dopo il via libera dell’Anci nazionale, guidata dal presidente Decaro: i 2800 tecnici sono fondamentali per le politiche di coesione grazie ai fondi strutturali e ai finanziamenti del Next generation Eu. Insomma, chi vuole aprire una guerra tra poveri sbaglia obiettivo e non riuscirà a scalfire il new deal della coesione da emergenza Covid.
Il cambio di passo è stato spiegato nei dettagli da Renato Brunetta, qualche giorno fa al forum Ambrosetti in un dibattito on line, dopo la pubblicazione di un sondaggio che promuove con il 90% di consensi l’azione del premier Draghi.
Il 29 marzo, dopo la visita a Jill Morris, ambasciatrice britannica in Italia, il ministro ha ribadito che ci vuole una legge con l’obbligo del vaccino per chi lavora nelle strutture sanitarie. Quanto ai concorsi, è scattato il count down: «La prima fase prevede la selezione di titoli per scegliere i 2.800 giovani da inserire nella pubblica amministrazione e poi si faranno quiz con risposta multipla. La Commissione valuterà i titoli e stilerà la graduatoria finale. L’obiettivo del governo è di ristabilire il turn over al 100% anche se in alcune aree si raggiungerà il 120-130% e altre dove non si raggiungerà il 100%».
Il nuovo metodo
C’è da sperare che il Veneto riesca a coprire i buchi d’organico e lanciare un nuovo bando in tempi rapidi, perché la strada è segnata e le assunzioni sono legate alla capacità di declinare il Recovery Plan. Il ministro Brunetta, nel suo intervento al forum Ambrosetti, ha ribadito di aver avviato con il ministro Colao la discussione sul Pnrr su due temi: l’interoperabilità e l’attraversamento degli atti della pubblica amministrazione grazie agli ingegneri informatici e ai progetti di cloud ibrido e privato. La vera svolta arriverà a metà aprile con un decreto semplificazioni, in cui sarà ripreso il tema della class action, e le norme per sbloccare i concorsi bloccati dalla pandemia. Per uscire dal gergo burocratico, Renato Brunetta parla di «strategia che riparte dall’Abcd»: Accesso, Buona amministrazione e semplificata, Capitale umano e Digitalizzazione.
Strategia Abcd
«Farò una prima ripulitura della semplificazione che ha complicato la vita a tutti i cittadini», ha spiegato il ministro. «Oggi c’è un clima diverso, 12 anni fa venivo attaccato dai sindacati ogni giorno, invece per superare l’emergenza Covid l’Italia si trova in una congiuntura positiva del tutto eccezionale: il premier Mario Draghi, il più grande asset nazionale, guida un governo di coalizione vastissimo che potrà investire 191 miliardi del Pnrr. L’Italia guiderà anche il G20 dell’economia. Ci sono le condizioni per cambiare l’accesso ma anche il turn over nella Pa: basta con la carta e la penna, basta concorsi ottocenteschi che durano anni. In tre mesi bisogna concludere il reclutamento per mettersi al passo dell’Europa», conclude Brunetta. —
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