Cade l’accusa di parentopoli a Verona assolti i tre dirigenti
VERONA. Assolti perché il fatto non sussiste. È la sentenza del Tribunale di Verona che ha concluso il processo per la cosiddetta «parentopoli», che vedeva accusati di abuso d'ufficio per presunte assunzioni di favore i direttori generali delle principali società partecipate dal capoluogo: Gianpietro Cigolini (per Agsm e Amia, rispettivamente multiutility del Comune di Verona e società che si occupa di igiene ambientale), Stefano Zaninelli (dg di Atv, l’azienda trasporti) e Carlo Alberto Voi, direttore generale di Amt (gestione dei parcheggi e della sosta). Il tribunale, ha assolto tutti gli imputati perché il fatto non sussiste. Il pm Valeria Ardito aveva chiesto la condanna ad un anno e sei mesi per Cigolini, a un anno e 4 mesi per Zaninelli e a 8 mesi per Voi. L'indagine sull'assunzione di parenti e amici di parenti era sfociata nel rinvio a giudizio per i tre dirigenti pubblici e altri sette imputati, tra manager, presidenti e componenti dei Cda, per quest'ultimi il pm aveva già chiesto l'assoluzione al termine della sua requisitoria lo scorso 10 aprile.
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