Cassa del Veneto, parte la corsa

Orazio Rossi vuole la riconferma, Padova chiede il cambio
Ripartono questa settimana le grandi manovre in Fondazione Cassa di risparmio Padova e Rovigo, chiamata ad indicare il nuovo presidente della futura Cassa del Veneto. L’istituto decollerà la prossima estate e assorbirà tutti gli sportelli di Cariparo e di Intesa-SanPaolo sparsi nel Veneto. Orazio Rossi, attuale presidente della banca padovana è in scandenza invece ad aprile.


La nomina del suo successore compete al gruppo Intesa-SanPaolo che detiene la proprietà di Cariparo Spa, ma che dovrà tenere conto dell’indicazione della Fondazione, uno dei suoi azionisti forti. La nuova banca che sostituirà Cariparo Spa diventerà la prima nel Veneto, con una rete di 600 sportelli. E’ comprensibile, quindi, l’attenzione verso i futuri assetti di governo della banca padovana.


Giovedì pomeriggio si riunirà intanto il Consiglio generale della Fondazione che affronterà il nodo presidenza. Finora l’unica candidatura ufficiale è quella dello stesso Orazio Rossi, rodigino, dal 1981 ininterrottamente ai vertici della Cassa. Il gruppo dei consiglieri polesani ne chiede la riconferma e lo stesso Rossi potrebbe essere invitato giovedì ad esporre i suoi programmi.


Finora altre candidature non sono emerse. Probabilmente giovedì il Consiglio si limiterà ad affrontare la questione e non arriverà ad alcuna decisione. Anche perché è venuta meno quell’urgenza di inizio marzo, termine entro il quale doveva essere presentata l’indicazione a Torino. Il presidente Finotti è riuscito ad ottenere la proroga, infatti, a fine mese.


I rumours danno comunque scenari in deciso movimento. Orazio Rossi, sicuramente non è più gradito alla componente padovana che chiede un ricambio. Ma che deve fornire però un’alternativa credibile su cui raggiungere quel consenso minimo dei due terzi di voti. Un’ipotesi potrebbe anche essere quella di dare mandato al presidente di individuare liberamente alcuni nomi di prestigio, non necessariamente ancorati all’asse Padova-Rovigo, considerato che la futura banca sarà di respiro regionale.


Tra le ipotesi che circolano figurano altre soluzioni. Viene fatto il nome dell’ex presidente degli industriali veneti, Luigi Rossi Luciani, che sicuramente avrebbe il gradimento generale, ipotesi che si scontra tuttavia con lo scetticismo prima di tutto dello stesso interessato. Un compromesso tra Padova e Rovigo potrebbe essere trovato nell’indicazione di un altro nome storico di Cariparo, quello di Pio Bussolotto, seduto oggi nel Consiglio di sorveglianza di Intesa-SanPaolo e dalle indiscusse competenze tecniche. Ma nella discussione sta avanzando anche l’ipotesi di una riconferma temporanea di Orazio Rossi con un impegno a lasciare dopo un paio d’anni, magari assieme allo stesso Finotti al quale lo lega uno stretto rapporto.

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova