Coletto: presto a più donne le mammografie gratuite

VENEZIA. Parziale dietrofront della Regione Veneto sul delicato tema dell'età per gli screening gratuiti per il tumore al seno: per alcune categorie a rischio dal 2018 di nuovo possibile sottoporsi...
Di Silvia Giralucci

VENEZIA. Parziale dietrofront della Regione Veneto sul delicato tema dell'età per gli screening gratuiti per il tumore al seno: per alcune categorie a rischio dal 2018 di nuovo possibile sottoporsi alla mammografia senza pagamento del ticket a partire dai 40 anni. Lo ha annunciato l'assessore alla Sanità Luca Coletto rispondendo in Consiglio regionale ai consiglieri di Forza Italia Massimiliano Barison e Massimo Giorgetti che avevano presentato una mozione per chiedere alla Giunta di «estendere la gratuità dei controlli diagnostici per la prevenzione del tumore al seno anche al popolo femminile di età compresa tra i 40 e i 50 anni».

La questione è stata lungamente dibattuta ed è fonte di apprensione per molte donne venete abituate a sottoporsi con cadenza annuale o biennale all'esame clinico strumentale delle mammelle (che comprende mammografia, ma anche altri accertamenti, se necessari): da un anno a questa parte quelle dai 40 ai 50 devono pagare la mammografia perché lo screening per il tumore al seno è previsto solo a partire dal cinquantesimo anno di età. «Facciamo chiarezza - ha detto Coletto rispondendo ai consiglieri regionali - i livelli essenziali di assistenza previsti a livello nazionale indicano che lo screening mammografico va offerto gratuitamente alle donne tra i 50 e i 69 anni. Questo è quanto ci viene finanziato da Roma. Rispetto a questo, il Veneto offre già di più, elevando l'età dai 69 ai 74 anni. Ora stiamo lavorando per estendere questa offerta anche a donne più giovani, che presentino rischi particolari. Già oggi la legge 388 consente di usufruire gratuitamente della mammografia alle donne dai 45 anni, se il il medico di medicina generale esplicita nella ricetta un sospetto clinico. Per il 2018 stiamo lavorando per abbassare ulteriormente questa soglia».

«Un gruppo di lavoro ad hoc - spiega Francesca Russo, responsabile del settore Promozione e Sviluppo della Sanità Pubblica della Regione, contattata telefonicamente - sta stilando un documento per definire i criteri di rischio eredofamiliari o di altro tipo che consentiranno di usufruire gratuitamente degli accertamenti necessari per la prevenzione del cancro al seno anche prima dei 50 anni di età».

Stupore è stato espresso in Consiglio regionale dai Consiglieri del Pd Claudio Sinigaglia e Piero Ruzzante di Articolo Uno (nel gruppo misto). «La mozione di Barison - ha detto Sinigaglia - mi sorprende perché la maggioranza prima con una delibera restringe l'età dello screening e poi interviene con una mozione per chiedere il contrario. Già un anno fa avevo richiesto una commissione per approfondire questo tema, facciamola!». «Lo screening - ha rincarato Ruzzante - è una buona pratica che risparmia vite umane e costituisce anche un risparmio economico».

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