Confindustria Veneto, Zoppas lascia: Vescovi gestirà l’interim

Le consultazioni saranno rapide, c’è convergenza sul nome di Enrico Carraro. Aggregazione fra Padova-Treviso e Venezia-Rovigo, i tavoli entro dicembre

PADOVA. Matteo Zoppas lascia il vertice di Confindustria Veneto. Un addio annunciato il 23 di settembre e da ieri diventato realtà. Prima di formalizzare le dimissioni Zoppas ha presieduto il suo ultimo consiglio di presidenza, il quale ha licenziato all’unanimità il bilancio dell’associazione, mostrando tutte le voci positive e in crescita, comprese quelle relative alla Fondazione Campiello e Fondazione Nordest.

Una volta rimesso il proprio mandato l’ormai ex presidente è uscito dalla stanza lasciando che il consiglio fosse guidato da Luciano Vescovi.

Il presidente di Confindustria Vicenza è il più anziano del consiglio e quindi è stato incaricato di gestire l’interim, per procedere agli adempimenti formali e alle discussioni per l’iter successorio secondo il dettato dello Statuto. Il consiglio ha quindi ringraziato l’uscente Zoppas: «per l’impegno profuso e gli obiettivi raggiunti durante il mandato, comprendendo pienamente i motivi lavorativi che lo hanno spinto alla decisione di anticiparne la scadenza».

Ora si procederà alla individuazione dei candidati alla Commissione di Designazione, che saranno sorteggiati nel prossimo consiglio. I saggi, una volta sorteggiati, procederanno alle consultazioni per l’individuazione del candidato, sul quale il consiglio si pronuncerà. I componenti il Consiglio di Presidenza (cioè i presidenti delle 5 associazioni territoriali ed i presidenti regionali dei giovani e della piccola industria) si ritroveranno quindi a breve per gli adempimenti elettivi.

L’elezione dovrebbe avvenire a stretto giro, in quanto sul nome c’è convergenza totale. Si tratta del vicepresidente di Assindustria VenetoCentro Enrico Carraro. Il nome non è mai stato ufficializzato ma più fonti confermano che sarebbe proprio il nuovo leader del regionale.

Carraro, 57 anni, numero uno del gruppo quotato in Borsa che porta il nome di famiglia, attivo nei sistemi di trasmissione nel settore dei sistemi di trasmissione per trattori e veicoli off-highway, era un po’ un predestinato a quella poltrona.

Già Roberto Zuccato lo avrebbe voluto come suo successore, poi le cose andarono diversamente. Gode in maniera trasversale della stima e della fiducia dei colleghi e rappresenta una scelta esterna al consiglio, consentendo anche di non rompere gli equilibri costruiti nel consiglio di presidenza.

«La procedura è partita, ma il dato finale di questa vicenda è che avremo un presidente in tempi rapidi, frutto di una scelta unitaria e identitaria» è stato il commento di Vincenzo Marinese, leader di Confindustria Venezia e Rovigo.

E alla battuta se la stessa unità ci sarà anche per il nazionale Marinese esprime grande confidenza sul futuro: «Se il buongiorno si vede dal mattino questo sarà un buon giorno». Il leader degli industriali veneziani e la sua associazione stanno negoziando con Assindustria VenetoCentro per fondersi con Treviso e Padova.

Un percorso che dovrebbe iniziare con i tavoli che si occuperanno di gestire pesi e contrappesi e che si ipotizza potrebbe partire tra novembre e dicembre, per arrivare a gennaio 2020 con un primo quadro delineato. Non è un mistero che Marinese punti a chiudere l’operazione per il prossimo anno in modo da non lasciare «cambiali» al suo successore, nel 2021.

C’è da dire che invece dalle parti di Treviso e Padova forse, invece, si preferirebbe fare le cose con più calma, arrivando prima all’elezione del nuovo presidente nel 2020 e poi con il nuovo leader procedere all’allargamento della territoriale. 


 

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