Consigliere a Padova consulente per l’Expo E Renzi lo ricorda

PADOVA. «Franco è un simbolo di tenacia e di determinazione, che combatteva la disabilità. Gli dedicheremo la riforma del terzo settore». È stato il premier, Matteo Renzi, a ricordare ieri a...

PADOVA. «Franco è un simbolo di tenacia e di determinazione, che combatteva la disabilità. Gli dedicheremo la riforma del terzo settore». È stato il premier, Matteo Renzi, a ricordare ieri a Bruxelles la figura di Franco Bomprezzi, paladino della disabilità. Ma Bomprezzi non ha disdegnato l’impegno politico in prima persona. Nel 1975 fu eletto consigliere comunale a Padova, nella lista del Psdi. Lo ha rammentato lui stesso, il 9 gennaio 2014, nel suo blog Francamente. Sugli scranni all’epoca era accomodato anche Flavio Zanonato, che ieri lo ha definito «intelligente e generoso difensore dei disabili». «Fu proprio la scelta mia e di un altro consigliere di passare dal Pdsi al Psi», ha aggiunto Bomprezzi, «a segnare la svolta che consentì un inedito, per Padova e per l’Italia di allora». Toccante l’incontro con Sandro Pertini, allora presidente della Camera: «La sua stretta di mano non potrò mai dimenticarla». Ieri sera, su proposta del consigliere Pd Umberto Zampieri, l’assemblea di Palazzo Moroni gli ha tributato un minuto di raccoglimento. Bomprezzi si candidò poi a Milano, alle Provinciali del 2009. Nel 2011 sostenne la corsa di Giuliano Pisapia, nel 2013 scese in campo alle Regionali nella lista Pd per Ambrosoli ( 1.222 preferenze).

Proprio il sindaco di Milano, Pisapia, lo ha ricordato ieri con commozione: «Mi ha tenuto per mano molto spesso, donandomi preziosi consigli». A giugno il Comune di Milano lo aveva nominato consulente di supporto alla task force per l’accessibilità dell’Expo 2015.

E sabato, dal letto del Centro Clinico Nemo dell’ospedale di Niguarda, non aveva fatto mancare il suo incoraggiamento a Telethon, iniziativa di cui era stato tra i promotori. Grande tifoso nerazzurro (il sito dell’Inter lo ha ricordato con affetto), Bomprezzi aveva battezzato il suo gatto Ibra. Tanti i politici che ieri lo hanno citato: tra gli altri gli onorevoli Margherita Miotto, Ileana Argentin, Edo Patriarca e il senatore Antonio De Poli. Per il governatore del Veneto, Luca Zaia, «ci mancherà il bravo professionista e l’uomo simbolo». Nel 2007 Giorgio Napolitano gli aveva conferito il cavalierato del Lavoro. Nel suo ultimo blog Bomprezzi aveva lanciato un sos: «Possibile che non si possa trovare un’alternativa a quel “diversamente abili”? Forza, giovani, scatenativi, io vorrei riposarmi». L’ultimo saluto è previsto per oggi (dalle 8 alle 19) e domani (dalle 8 alle 13) alla Casa Funeraria di via Amantea a Milano. E stasera, al Pime, si terrà il concerto, già programmato, di Eugenio Finardi. Concerto che avrà una dedica speciale.

Claudio Baccarin

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