Consulenze e incarichi per 7 mlnAccuse e contraccuse Cdl-giunta comunale

In media si tratta di più di 13 mila euro al giorno elargiti in incarichi esterni
Oltre 7 milioni di euro spesi in incarichi e consulenze, negli ultimi 18 mesi, da giugno 2006 a dicembre 2007. Incarichi dati a professionisti esterni perché il Comune di Padova non aveva, tra i suoi dipendenti, nessuno in gradi di farli.

«Queste spese vanno ridotte di almeno un terzo» denuncia l'opposizione per bocca del consigliere forzista Domenico Menorello. In media si tratta di più di 13 mila euro al giorno elargiti in incarichi esterni. Tra i settori che spendono di più i servizi scolastici con oltre un milione e 300 mila euro e le infrastrutture con 927 mila euro. Secca la replica di Zanonato: «Chi ha governato nella precedente amministrazione non può dare lezioni di parsimonia».

GLI INCARICHI.
Le cifre parlano chiaro. Per legge, grazie a un articolo della finanziaria del 2007, devono essere pubblicati i nomi e i compensi di tutti coloro che ricevono incarichi dalle pubbliche amministrazioni. E palazzo Moroni in tutto spende per consulenze esterne 7.377.633 euro, oltre 14 miliardi di vecchie lire. Gran parte dei quali sono assolutamente necessari per far funzionare la macchina comunale e i servizi ai cittadini. Alcuni, secondo la Casa delle libertà, invece potrebbero essere eliminati.

I quattro «facilitatori» di Agenda 21, un progetto europeo per la partecipazione in campo ambientale, costano 12 mila euro. Cui bisogna aggiungere i 65 mila euro che palazzo Moroni versa alla fondazione Lanza per proseguire la collaborazione con il progetto.

«Agenda 21 è uno dei più grandi carrozzoni del Comune, assolutamente inutile» accusa Menorello. Ma chi raggiunge grandi cifre sono soprattutto i professionisti della progettazione e dei lavori infrastrutturali.

E' così che Alberto Borghi, ex responsabile del consorzio Mantegna («la nostra controparte nei lavori del tram» ricorda Menorello), ha ricevuto dal Comune, con ben tre incarichi, 254 mila euro: è responsabile del procedimento per il cavalcavia di Padova Est e direttore operativo del Sarpi Dalmazia.


Ma non è l'unico ad avere più incarichi: il geometra Alberto Gobbo ne colleziona 6 per un totale di quasi 18 mila euro; l'architetto Lorenzo Attico ben 4 consulenze per un totale di 94 mila euro; l'ingegner Domenico Gallo invece è il più utilizzato dall'edilizia scolastica, con ben 30 mila euro di compensi. Ci sono poi incarichi curiosi: Andrea Ferro ha ricevuto 32 mila euro per l'analisi dello sviluppo della rete civica Padovanet; Sandra Farisano altri 12 mila per la riorganizzazione di due sezioni del sito Internet del Comune; Antonella Vial 20 mila euro per l'avvio dell'ufficio mobilità ciclabile; il paesaggista Giustino Mezzalira ha avuto un compenso di oltre 3 mila euro per la stesura di un bando per la realizzazione di boschi nella pianura veneta; Giuseppe Spessato invece è stato pagato 1.800 euro per fare il censimento delle fioriere della città.


LE ACCUSE.
«Almeno un terzo di questi incarichi potrebbe essere facilmente tagliato» spiega Menorello. «Questa giunta ha predicato bene in campagna elettorale e poi razzolato malissimo» aggiunge il forzista Giampiero Avruscio. La leader leghista Mariella Mazzetto contesta le spese per l'inserimento dei bimbi Rom nelle scuole: «Si spendono 116 mila euro: ma quanti sono questi bimbi?».

Il capogruppo Udc Antonio Foresta punta il dito invece contro le spese per l'ufficio stampa: «Quasi 66 mila euro: un'esagerazione. E se oggi non esistono più i socialisti di Arco Vallaresso e i dorotei di piazza Garibaldi, quelli di via Beato Pellegrino ci sono ancora. E si sistemano a palazzo Moroni».

«Questa giunta ha predicato bene in campagna elettorale e poi razzolato malissimo» aggiunge Giampiero Avruscio (FI).






LA DIFESA.
Accuse seccamente respinte dal primo cittadino Flavio Zanonato che, dal pellegrinaggio in Terra Santa, detta un comunicato di fuoco: «Solo di progettazioni inutili, come nel caso delle linee Sir2 e Sir3, Menorello si è impegnato per milioni di euro che siamo ancora costretti a pagare», replica il primo cittadino. «Questa amministrazione non assegna incarichi inutili, come accadeva un tempo, ma prova a garantire servizi e realizzare opere pubbliche. L'elenco dei loro sprechi è senza fine».


Incarichi inutili o spese necessarie? Critiche fondate o propaganda politica? Qual è la vostra opinione sul problema delle consulenze affidate dal Comune di Padova con questa e con la precedente amministrazione? E in genere sui costi della politica?
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