Coronavirus, Burioni: "I farmaci per l'ipertensione proteggono dal virus"

PADOVA. Dal suo sito Medical Facts (qui il link), il virologo Roberto Burioni dà una buona notizia alle persone che assumono regolarmente farmaci contro l'ipertensione: non sono maggiormente esposti al Covid-19. Anzi.
Una ricerca in arrivo dalla Cina replica, infatti, ai timori che si erano diffusi nelle scorse settimane, circa il rischio che alcuni farmaci Ace inibitori esponessero maggiormente i pazienti al virus, agevolandone in qualche modo l'ingresso nelle cellule. Al contrario, ne risulterebbero protetti, secondo i risultati di questa prima specifica indagine.
Il virologo Burioni riferisce di un articolo pubblicato su Circulation Research, che riporta i risultati di uno studio realizzato da un gruppo di ricercatoti di Wuhan, che hanno analizzato per un mese l’andamento clinico di 1128 pazienti ipertesi, 188 in trattamento con ACE-inibitori/sartani e 940 in trattamento con altri farmaci antipertensivi.
"I risultati ottenuti", riporta l'articolo di Medical Fatcs, "hanno evidenziato che i pazienti in trattamento con ACE-inibitori/sartani hanno avuto una mortalità intraospedaliera significativamente più bassa rispetto a quelli che non ne facevano uso. Questo risultato cosiddetto “crudo” (poiché confronto secco tra 2 gruppi di pazienti che risultano diversi per altri fattori clinici) è stato confermato da ulteriori analisi statistiche che hanno “bilanciato” le differenze cliniche tra i due gruppi. Pertanto, i pazienti ipertesi COVID-19 in trattamento con ACE-inibitori/sartani sembrano essere stati “protetti” da questi farmaci, nel corso del loro ricovero, ribaltando quelle che erano le premesse iniziali".
Una prima buona notizia, che - chiarisce il virologo - andrà approfondita con altri studi, che investano pazienti anche di altre aree geografiche.
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