Coronavirus, in Veneto a rischio la zona gialla dopo il 7 gennaio

Sui numeri delle terapie intensive ha fotografato la situazione il manager della sanità veneta Luciano Flor: «Oggi abbiamo 48 posti liberi di terapia intensiva - sottolinea il direttore della sanità regionale - non sono posti da attivare sono posti con il personale presente»
La centrale via Roma a Padova, 13 dicembre 2020. ANSA/Michele Galvan
La centrale via Roma a Padova, 13 dicembre 2020. ANSA/Michele Galvan

VENEZIA. «Noi stiamo osservando da qualche giorno una diminuzione dell’incidenza dei positivi. Non so se è dovuto a restrizioni o a cambiamenti del virus, ma noi abbiamo grafici che lo mostrano. Il 5,7% di positivi sui tamponi non è una percentuale alta.

Che colore saremo venerdì prossimo? Proprio non lo so dire... c’è un algoritmo che ci è stato venduto come la soluzione ai problemi, se eravamo da zona rossa l’Istituto Superiore della Sanità se ne sarebbe accorto e finiamola con la narrazione che uno si sveglia alla mattina e fa restrizioni: l’iter è complesso ma abbiamo sempre osservato le indicazioni dell’Iss».

«I tecnici sono persone responsabili - spiega Zaia - e se qualcuno ha qualcosa da dire andremo a vedere». Il Veneto ritiene di poter governare l'attuale situazione sanitaria legata al Covid.

Sui numeri delle terapie intensive ha fotografato la situazione il manager della sanità veneta Luciano Flor: «Oggi abbiamo 48 posti liberi di terapia intensiva - sottolinea il direttore della sanità regionale - non sono posti da attivare sono posti con il personale presente»

Venerdì 1 gennaio l'istituto superiore di sanità comunicherà l'esito del monitoraggio regionale che stabilisce i colori da assegnare ai singoli territori. Fino ad oggi il Veneto è sempre rimasto in zona gialla. 

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