Covid, le tre fasce e i livelli di restrizioni: ecco cosa succede se il Veneto diventa arancione

Cosa succede se passiamo da zona gialla ad arancione o rossa? Qui lo schema ufficiale previsto dal Dpcm
MORSEGO - FOTOPIRAN - VO' EUGANEO - CONTROLLO CARABINIERI PIAZZA VO'
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VENEZIA. Cosa si può e cosa non si può fare con il coprifuoco? Cosa vuol dire essere in “Zona gialla”, cosa succederà se diventeremo “arancione”?
 
Prima cosa: in Veneto verranno applicate le “misure generali” previste dal Dpcm del 3 novembre, quele che valgono per tutta Italia come base.
 
Di quali chiusure si tratta? Sono le misure nazionali previste da Conte che in breve si possono riassumere così: didattica a distanza al 100 % per le scuole superiori, musei chiusi, centri commerciali chiusi nel fine settimana, coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino (per spostarsi in questa fascia oraria sarà necessaria l'autocertificazione) e posti dimezzati nei mezzi pubblici.
 
La nostra regione è però una delle regioni sotto osservazione a causa dell’alto indice di contagio (“R con t”) per cui è raccomandata la massima attenzione all'evoluzione dell'epidemia.
 
Ecco lo schema ufficiale previsto dal Dpcm con le attività ammesse e vietate a seconda dello scenario.
 
 
ZONA GIALLA Il Veneto oggi
 
Coprifuoco dalle 22 alle 5, salvo per spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È in ogni caso fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche, per tutto l’arco della giornata, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi;
 
Centri commerciali chiusi nei giorni festivi e pre-festivi, ma rimarranno aperti negozi alimentari, farmacie, parafarmacie ed edicole collocati al loro interno;
 
Didattica a distanza al 100% per tutti gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, cioè per le scuole superiori, che oggi, almeno al 25%, seguivano in presenza, per le terze medie;
Capienza dei mezzi pubblici dimezzata (al 50%);
 
Musei e mostre chiusi;
 
Corner per giochi e bingo in bar e tabaccherie chiusi;
 
Consentiti invece gli spostamenti anche fuori Regione, purché le Regioni accanto siano nella stessa zona rischio moderato.
 
Le altre zone, quella arancione e quella rossa, prevedono maggiori restrizioni.
 
LA ZONA ARANCIONE 
 
Se si alzasse il fattore di contagio e diventassimo zona arancione andremmo incontro a queste misure:
 
 Coprifuoco dalle 22 alle 5, salvo per spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute;
 
Vietato ogni spostamento in entrata e in uscita, salvo che per spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute;
 
Bar, ristoranti, locali, pub, gelaterie e pasticcerie chiusi sempre, ma potranno continuare a vendere cibo da asporto (fino alle 22) o consegnarlo a domicilio. Esclusione delle mense e del catering continuativo su base contrattuale
 
Centri commerciali chiusi nei giorni festivi e pre-festivi, ma rimarranno aperti negozi alimentari, farmacie, parafarmacie ed edicole collocati al loro interno;
 
Negozi chiusi, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità
mercati chiusi
 
Didattica a distanza al 100% per tutti gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado e terza media;
Capienza dei mezzi pubblici dimezzata (al 50%);
 
Musei e mostre chiusi;
 
Corner per giochi e bingo in bar e tabaccherie chiusi.
 
- APERTI: parrucchieri e centri estetici.
 
Già per la zona arancione l'autocertificazione diventerà un elemento essenziale per la vita di tutti i giorni.
 
 
LA ZONA ROSSA
 
Coprifuoco dalle 22 alle 5, salvo per spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute;
 
Vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dalle Regioni e anche tra Comuni e Province della stessa Regione, salvo che per spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute;
 
Bar, ristoranti, locali, pub, gelaterie e pasticcerie chiusi sempre, ma potranno continuare a vendere cibo da asporto (fino alle 22) o consegnarlo a domicilio;
 
Parrucchieri, barbieri ed estetisti resteranno invece aperti, a differenza della prima bozza;
Centri commerciali chiusi nei giorni festivi e pre-festivi, ma rimarranno aperti negozi alimentari, farmacie, parafarmacie ed edicole collocati al loro interno;
 
Didattica a distanza al 100% per tutti gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado e per le seconde e le terze medie;
 
capienza dei mezzi pubblici dimezzata (al 50%);
 
Musei e mostre chiusi

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