Crolla a terra e muore in campo a 14 anni durante la lezione di educazione fisica

. Poche falcate nella corsa di riscaldamento all’inizio della lezione di educazione fisica: poi è crollato a terra, senza più riprendere conoscenza. Inutili i tentativi della docente e del personale medico giunto subito sul posto per rianimarlo: Sukhraj Rathor è morto venti minuti dopo. Aveva solo 14 anni. La tragedia è avvenuta ieri mattina all’Itis Barsanti poco dopo la campanella che segnalava l’inizio dell’ultima ora, quella che va da mezzogiorno all’una. La 1 C, la classe di Sukhrai, era appena uscita nel campo sportivo della scuola, dove si svolgono le lezioni quando non piove.
I ragazzi cominciano con una corsetta, ma a un certo punto tutti si fermano: il loro compagno è a terra, ma non è inciampato. Tutti gli si fanno intorno. La docente intuisce subito che può trattarsi di un arresto cardiaco. Si mette mano al defibrillatore in dotazione alla palestra della scuola e vengono immediatamente allertati i soccorsi: l’ospedale di Castelfranco è appena al di là della strada e l’ambulanza arriva in un battibaleno. I sanitari cominciano a praticare il massaggio cardiaco, si alterna a loro anche la docente, provano con il defibrillatore. Nulla da fare: alla fine devono arrendersi: il corpo senza vita del 14enne viene portato nel pronto soccorso dell’ospedale. Vengono subito avvisati i familiari a cui viene detto solo del trasporto in ambulanza: la tragica verità la apprendono sul posto.
Il sorriso del loro Sukhraj si è spento per sempre. A stroncarlo, secondo una prima diagnosi dei medici, un “arresto elettrico del cuore”.
Era un ragazzo amato da tutti per il suo ottimismo e per il suo sorriso; abitava con la sua famiglia a Riese Pio X, aveva compiuto 14 anni solo un mese fa. Aveva scelto con entusiasmo la stessa scuola del fratello Harminder, ora laureato in Ingegneria meccanica e impiegato alla Steelco di Riese. E i primi voti avevano confermato che buon sangue non mente: anche Sukhraj aveva già ottenuto ottimi risultati. Appassionatissimo di calcio, aveva ripreso gli allenamenti con la Union Riese Vallà Spineda venerdì scorso e sarebbe sceso in campo nel prossimo turno.
Ed è proprio intorno a questo fatto che sono destinate ad accendersi tante domande su questa tragica fine. Tre anni fa, quando aveva undici anni, il ragazzo aveva avuto un malore in campo, uno svenimento. Una circostanza che aveva determinato un anno di riposo, anche se Sukhraj non si sottraeva alle partitelle tra amici. Una settimana fa all’ospedale di Treviso, la visita per tornare alla pratica agonistica. Il risultato viene inviato a Castelfranco e da qui raggiunge la società sportiva: tutto regolare, il 14enne può tornare a giocare. Ma ci sono altri piccoli problemi nel suo passato sanitario: piccole crisi epilettiche, secondo l’agenzia Ansa, che però la famiglia smentisce. Alla scuola non è mai arrivata dalla famiglia alcuna segnalazione di problemi sanitari. Tra oggi e domani il corpo di Sukhraj sarà sottoposto all’autopsia per capire l’origine della tragedia. —
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