Due nuovi ascensori per salire in cima alla Marmolada

Un impianto avveniristico, posto all'arrivo della funivia di Malga Ciapèla sale fino a Punta Rocca collegando il piano d’imbarco della funivia con il ghiacciaio

BELLUNO. La Marmolada è oggi accessibile a tutti. Sono infatti a disposizione degli sciatori e dei turisti due nuovi ascensori panoramici che collegano la stazione di Punta Rocca con le piste.

Un impianto avveniristico, posto all'arrivo della funivia di Malga Ciapèla, che sale appunto fino a Punta Rocca (m. 3.265), la quota più alta raggiungibile con un impianto di risalita nelle Dolomiti, e collega il piano d’imbarco della funivia con il ghiacciaio, colmando quel dislivello di circa 14 metri che fino ad ora poteva essere superato solo grazie a quattro rampe di scale.

I nuovi ascensori
I nuovi ascensori

“Questi due ascensori – sottolinea Mario Vascellari, presidente della società impiantistica Marmolada srl - consentono di rendere la nostra montagna, la Marmolada che è nel cuore delle Dolomiti, a portata di tutti, proprio di tutti. Non solo gli sciatori, non solo i turisti, ma anche i diversamente abili. Abbiamo eliminato ogni barriera che poteva frapporsi alla libera fruizione di questo meraviglioso monumento della natura”.

Chiamati Rocca e Penia, come le due cime più alte del massiccio della Marmolada,  e costati 900.000 euro, gli ascensori hanno una portata di 42 persone ciascuno e, grazie alle porte in vetro e alle ampie vetrate delle cabine, consentono di ammirare le vette dolomitiche che circondano la Marmolada.

Come prescrive la normativa, ci sono anche delle scale interne parallele agli ascensori, anche queste panoramiche poiché si sviluppano intorno alle ampie vetrate della struttura. I lavori sono iniziati nel maggio 2016 con la perforazione ed il consolidamento delle basi degli ascensori che salgono praticamente a strapiombo sopra i 1000 metri della parete sud della Marmolada.

“La realizzazione - spiegano dalla società - è stata impegnativa per l’altitudine e la conformazione del luogo, per il trasporto dei materiali sono stati utilizzati i gatti delle nevi, l’elicottero e la stessa funivia per gli ingombri minori. Combattendo spesso anche contro il vento che, a 3.000 metri di altitudine, è spesso impetuoso.”

La struttura riflette i colori della natura nei diversi momenti della giornata grazie all’acciaio e ad un’ampia parte di vetrate che permettono di ammirare lo spettacolare panorama circostante.

“Il risultato è oggi sotto gli occhi di tutti. Siamo orgogliosi – ribadisce Mario Vascellari - dell’apprezzamento ricevuto dai tecnici e dalle autorità competenti che hanno approvato questo progetto, che migliora l’aspetto complessivo della stazione con una struttura architettonicamente innovativa”.

La Marmolada è il gruppo montuoso più imponente dell’intero arco alpino e non a caso viene chiamata la Regina delle Dolomiti.

L'accesso alle sue nevi perenni è reso possibile dai tre tronconi della funivia che parte da Malga Ciapèla (1450 m): il primo tratto è un muro di roccia verticale in cima al quale si trova la stazione di Banc d’Antermoja (2.350 m); il secondo tratto conduce alla stazione Serauta a 3.000 m che ospita il Museo Marmolada Grande Guerra, inaugurato nel 1990 ed ampliato e ristrutturato ex novo nel 2015; mentre l'ultimo tratto attraversa quasi totalmente il ghiacciaio fino a raggiungere la stazione di Punta Rocca (3.265 m).

Il dislivello totale è di 1.810 m, la lunghezza dell'impianto è di 4.365 m, la velocità massima 12 m al sec, la capacità massima 960 persone all'ora, la durata del viaggio Malga Ciapèla - Punta Rocca di 12 minuti.

La costruzione della funivia della Marmolada, 50 anni fa, costituì una vera rivoluzione per la valle Agordina e la comunità di Rocca Pietore; un investimento importante che permise di far arrivare il turismo in aree cronicamente soggette all’emigrazione forzata e fino ad allora periferiche rispetto alle grandi direttrici turistiche.

Una scelta lungimirante che oggi viene suggellata da questo ulteriore investimento in tecnologia d'avanguardia, che rende la montagna più accessibile.

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