Duello per la presidenza ora Acri incalza Tussardi

VENEZIA. Salgono le quotazioni di Simonetta Acri per la presidenza di Veneto Sviluppo. La manager trevigiana, un passato in Deutsche Bank e ora a capo della Rete Italia di Sace, potrebbe contendere il timone della finanziaria regionale a Massimo Tussardi, dato per certo fino a qualche giorno fa. La manager trevigiana indicata da Luca Zaia è stata votata anche da alcuni consiglieri del Pd, circostanza che potrebbe avere il suo peso. Laureata in Scienze Politiche a Padova, Acri ha lavorato nella banca tedesca per poi approdare in Sace nel 2003, a capo dell’ufficio mestrino dedicato alle aziende del Nordest. Ora è direttore responsabile di Rete Domestica Sace, società specializzata nell’assicurazione del credito, protezione degli investimenti, cauzioni e garanzie finanziarie. Conosce dunque bene le aziende del territorio e il mondo assicurativo- creditizio, al pari del padovano Tussardi, già membro del cda di Veneto Sviluppo, che è stato direttore generale di Cassa di risparmio del Veneto e vice direttore generale vicario di Antonveneta e ora fa l’imprenditore edile; su di lui puntano le banche, che detengono il 49% del capitale di Veneto Sviluppo. La scelta arriverà direttamente dal governatore Zaia, lesto a precisare che il compenso ai consiglieri (30 mila euro l’anno) non sarà aumentato.
Scontata invece la carica di vicepresidente (che spetta alle banche): spetterà a Francesco Giacomin, indicato da Unicredit, banca di riferimento del pool di azioniste. Infine, ieri mattina, nella sede di Veneto Sviluppo, si è svolto l’ultimo cda della gestione Grosso: a seguire l’assemblea dei soci, che hanno ratificato le nomine dei 13 consiglieri ed eletto il presidente del collegio sindacale: si tratta del commercialista trevigiano Nicola Cecconato. Non è ancora stata definita la data del prossimo cda, chiamato a nominare il presidente: potrebbe riunirsi il 28 gennaio.
Nicola Brillo
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova