Ecco chi sono gli otto attivisti della Mare Jonio indagati
L'intero gruppo impegnato nel salvataggio dei naufraghi e gli "armatori sociali" del rimorchiatore di salvataggio

Da sinistra Luca Casarini, il rimorchiatore di salvataggio Mare Jonio e Beppe Caccia
VENEZIA. Sono otto, di cui tre legati al Veneto, gli indagati da parte della Procura di Ragusa per il presunto trasbordo pagato di un gruppo di naufraghi da parte di un mercantile, il Maersk Etienne, della compagnia cargo danese Maersk, al rimorchiatore di salvataggio italiano Mare Jonio, braccio operativo della organizzazione no profit di salvataggio Mediterranea Rescue.
Secondo i sostituti procuratori di Ragusa Fabio D’Anna e Santo Fornasier la nave danese, dopo aver raccolto un gruppo di 27 naufraghi in mare aperto nell’agosto 2020 avrebbe chiesto dove poterli sbarcare, ma nessuno dei Paesi del Mediterraneo ha dato il suo permesso. Inutili le richieste per “motivi sanitari” avanzate dal comandante danese che temeva un’epidemia a bordo. Dopo 37 giorni con i naufraghi a bordo la Maersk Etienne li ha quindi trasbordati l’11 settembre sul rimorchiatore italiano: secondo il team medico di Mare Jonio, infatti, i naufraghi, avevano bisogno di assistenza medica.
La Mare Jonio li ha quindi poi fatti sbarcare a Pozzallo, in provincia di Ragusa.
Secondo la procura prima del trasbordo sarebbe avvenuto un accordo economicoi tra gli armatori della Maersk e quelli della Mar Jonio, accusa questa, respinta con sdegno dalla Mare Jonio e da Mediterranea.
Gli otto indagati sono: Pietro Marrone, 52 anni, di Mazara del Vallo (Trapani), capitano e comandante della Mare Jonio.
Giuseppe Caccia, detto Beppe, uno degli antagonisti che hanno dato vita a Mediterranea, organizzazione che ha lo scopo di salvare i naufraghi in mare. Ex assessore a Venezia, ha 53 anni. Con Luca Casarini è stato tra i leader del movimento antagonista e antirazzista veneto.
Alessandro Metz, triestino, 53 anni, psichiatra e regista, impegnato sulle orme della riforma Basaglia, si definisce “armatore sociale” dopo aver costituito Mediterranea.
Luca Casarini, nato a Venezia, 54 anni, ma molto attivo in tutto il Nord est con iniziative antagoniste e antirazziste, tra cui la rete dei centri sociali. Trasferitosi a Palermo è stato tra i fondatori di Mediterranea.
Indagata con lui anche la moglie, Alessandra Sciurba, palermitana, 38 anni, anche lei tra gli armatori di Mare Jonio.
Agnese Colpani, 27 anni, di Piacenza, medico d’urgenza, ha fatto parte del team medico volontario attivo su Mare Jonio.
Fabrizio Gatti, 58 anni, volontario della Croce Bianca di Brescia, operatore di ambulanza volontario durante la zona rossa per Coronavirus in Lombardia e volontario anche a bordo della Mare Jonio.
Iason Georgios Apostolopoulos, greco, esperto di salvataggi in mare e responsabile del rescue team che operava su Mare Ionio.
A tutti vencono contestati i reati di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e di violazione alle norme del Codice della navigazione.
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