Ecco le linee guida Inail per la ripartenza di parrucchieri ed estetiste

Le regole approvate dal Comitato tecnico scientifico che riguardano un settore considerato a rischio «medio-alto» e che coinvolge circa 140mila imprese e 260mila addetti. La fine del lockdown è prevista per lunedì 18
05/11/2020 Orlando, Florida, Mosaic Hair Salon, primo giorno in cui i negozi di barbiere e i saloni di parrucchiere sono stati autorizzati a riaprire
05/11/2020 Orlando, Florida, Mosaic Hair Salon, primo giorno in cui i negozi di barbiere e i saloni di parrucchiere sono stati autorizzati a riaprire

Niente più lettura delle riviste di gossip mentre si aspetta di fare la piega, shampoo obbligatorio, aree d'attesa all'esterno dei saloni, come fossero dehors di un bar. E ancora, due metri di spazio tra una postazione e l'altra e orario prolungato, con possibilità di aprire anche la domenica e il lunedì, giorno quest'ultimo da sempre consacrato al riposo della categoria.

Dopo quelle per ristoranti, bar e spiagge, l'Inail e l'Iss hanno messo a punto le linee guida per parrucchieri ed estetisti; regole di carattere generale approvate dal Comitato tecnico scientifico che riguardano un settore considerato a rischio «medio-alto» e che coinvolge circa 140mila imprese e 260mila addetti. La fine del lockdown per tutti loro è prevista per lunedì 18.

«Al fine di garantire l'accessibilità ai servizi dopo un lungo periodo di chiusura e in considerazione delle misure da adottare, che verosimilmente ridurranno il numero di trattamenti in contemporanea - si legge nel documento dell'Inail - è opportuno prevedere la possibilità di permettere deroghe ai giorni di chiusura e consentire l'estensione degli orari di apertura dei locali». Per razionalizzare gli spazi interni e consentire il distanziamento sociale, sottolineano inoltre gli esperti, bisognerà «favorire la realizzazione di aree di attesa» per i clienti «anche all'esterno dei locali, consentendo ove possibile l'occupazione del suolo pubblico in deroga».

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L'Inail indica poi tutta una serie di «misure organizzative generali»: si va dalla prenotazione obbligatoria (fase in cui vanno «predeterminati i tipi di trattamento richiesti») alle barriere di separazione tra le varie aree, dalla previsione di una distanza minima di almeno due metri tra le postazioni all'eliminazione di «riviste e ogni altro oggetto che possa essere di utilizzo promiscuo nel locale».

I trattamenti «di taglio e acconciatura devono necessariamente essere preceduti dal lavaggio dei capelli». Dovrà inoltre essere presa la temperatura ai clienti, consegnata loro una «borsa/sacchetto individuale monouso per raccogliere gli effetti personale», privilegiare i pagamenti con bancomat e sistemi contactless. Sia per i clienti che per i dipendenti è ovviamente previsto l'obbligo di mascherina (per i lavoratori anche di guanti in nitrile e schermi facciali) e vanno utilizzati grembiuli e asciugamani monouso, così come bisogna sanificare le postazioni e gli strumenti dopo ogni trattamento e predisporre dei dispenser con soluzioni igienizzanti. Gli esperti entrano anche nei rapporti sociali tra cliente e titolare o dipendente del negozio.

È necessario, scrivono infatti, «privilegiare la conversazione con il cliente tramite lo specchio e svolgere le procedure rimanendo alle spalle del cliente in tutti i casi possibili». Un capitolo del documento tecnico è dedicato agli estetisti, settore dove già sono in uso «misure di prevenzione del rischio da agenti biologici». Ma questo non basta: per i trattamenti del viso che richiedono l'uso di vapore, spiegano gli esperti, si dovranno prevedere operazioni alternative e in ogni caso potranno esser fatti solo in locali separati. Dovranno inoltre rimanere chiuse saune, bagno turco e vasche idromassaggio e vanno pulite e disinfettate tutte le superfici della cabina estetica ad ogni cambio di cliente. Per i lavoratori è previsto l'uso delle mascherine Ffp2 e ffp3 e non di quelle chirurgiche, oltre alle maschere protettive o visiere.

Il documento integrale con le linee guida Inail

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