Elezioni regionali in Veneto, l’appello al voto dei vescovi: “E’ un dovere di responsabilità e di fede”

I vescovi del Veneto richiamano i cittadini – in particolare i cristiani – a un voto libero, consapevole e orientato al bene comune. In un contesto segnato da crisi demografica, invecchiamento, povertà, migrazioni e tutela ambientale, il messaggio invita a non cedere alla rinuncia e a contribuire con responsabilità alle scelte che segneranno il futuro del territorio

Elezioni regionali in Veneto, appello al voto da parte dei vescovi
Elezioni regionali in Veneto, appello al voto da parte dei vescovi

Alla vigilia delle elezioni regionali in Veneto, i vescovi richiamano i cittadini – e in particolare i cristiani – a un voto consapevole e responsabile, sottolineando come la partecipazione politica sia parte integrante dell’impegno di fede.

In un contesto segnato da crisi sociali, demografiche e ambientali, la Chiesa invita a non cedere alla rinuncia o all’individualismo e a contribuire con il proprio voto alla costruzione del bene comune, affrontando con lungimiranza sfide decisive per il futuro del territorio.

Ecco il messaggio integrale firmato dai vescovi Francesco Moraglia, Patriarca di Venezia; Domenico Pompili, vescovo di Verona; Claudio Cipolla, vescovo di Padova; Pierantonio Pavanello, vescovo di Adria-Rovigo; Renato Marangoni, vescovo di Belluno-Feltre; Michele Tomasi, vescovo di Treviso; Giampaolo Dianin, vescovo di Chioggia; Giuliano Brugnotto, vescovo di Vicenza; e Riccardo Battocchio, vescovo di Vittorio Veneto

Ecco l’appello al voto dei vescovi veneti

«In questo particolare momento sono diverse le questioni che, come cristiani, ci motivano ad andare a votare nelle prossime elezioni regionali del Veneto. La politica è un modo esigente di vivere l’impegno cristiano al servizio degli altri e ogni cristiano è sempre chiamato a questa carità, secondo la sua vocazione e le sue possibilità d’incidenza nella vita della polis. Nessuno può abdicare alla sua responsabilità socio-politica né può limitarsi a consegnare ad altri deleghe in bianco. Per questo il libero voto per la promozione del bene comune rimane un diritto ma è anche un dovere.

Nell’attuale fase storica così densa di complessità, di conflitti e di crisi inedite, nessuno – tanto meno il cristiano – può assumere un atteggiamento rinunciatario e individualistico. C’è bisogno del contributo di tutti.

Anche la nuova amministrazione regionale si troverà di fronte a questioni urgenti, decisive e strategiche che incideranno profondamente per i prossimi anni nella vita delle nostre comunità. L’“inverno demografico”, l’emigrazione giovanile, l’invecchiamento della popolazione e le conseguenti nuove richieste di assistenza sanitaria e sociale, le questioni legate allo sviluppo territoriale e alla tutela ambientale, la convivenza multietnica sono solo alcune delle questioni che ci interpellano e che richiedono risposte adeguate.

Ci stanno a cuore la difesa della vita, dal suo concepimento alla morte naturale, la tutela del diritto universale alla salute e la garanzia di percorsi di crescita umana e culturale delle giovani generazioni nell’alleanza educativa tra il sistema scolastico pubblico – composto da scuole statali e paritarie – e le famiglie.

La lotta contro la crescente povertà e l’impegno per i giovani e con i giovani nel favorirne opportunità di lavoro e possibilità concrete di trovare casa richiedono ampie alleanze e, soprattutto, politiche lungimiranti. I poveri non sono frutto del caso o di un cieco destino e l’“opzione preferenziale per i poveri” indica una scelta etica che umanizza la politica.

L’attuale società multiculturale guadagnerà certamente in coesione e sicurezza da un attento e saggio governo della convivenza, affinché i migranti non siano considerati soggetti da cui difendersi o unicamente come forza lavoro ma come persone con cui costruire insieme il futuro dei nostri territori.

La cura del creato e la tutela dell’ambiente naturale e sociale richiedono attenzione alla drammatica desertificazione delle aree interne e montane e al tema dell’inquinamento. Sarà importante custodire e valorizzare i territori periferici e in sofferenza garantendo agli abitanti il “diritto di restare”, come pure monitorare la salubrità del territorio attivando adeguate politiche per arginare l’inquinamento dell’aria, dei terreni e dell’acqua.

Lo sviluppo integrale, sostenibile e inclusivo della nostra regione, partendo sempre dal rispetto e dalla dignità delle persone e delle comunità, sarà rafforzato anche da una convinta e significativa partecipazione al voto che garantirà alle istituzioni democraticamente elette di essere ancora più efficaci e autorevoli nell’affrontare nodi e scelte in gioco. Potremo così contribuire, con la nostra partecipazione, al bene di tutti»

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