Oltre un milione al mese d'incassi per una sala giochi di paese: chiusa per riciclaggio

Il caso a Este (Padova): tutte le transazioni erano state effettuate tramite il POS installato all’interno della sala. I gestori tentano invano il ricorso al Tar

Este, sospetto riciclaggio: Tar Veneto legittima la revoca della licenza alla videolottery
Este, sospetto riciclaggio: Tar Veneto legittima la revoca della licenza alla videolottery

Il Tar Veneto ha respinto il ricorso presentato dalla società che gestiva una videolottery a Este, confermando la piena legittimità del provvedimento con cui il Questore di Padova, Marco Odorisio, aveva disposto la revoca della licenza e la conseguente chiusura dell’esercizio.

La decisione è arrivata dopo un’istruttoria condotta dalla Divisione di Polizia Amministrativa e di Sicurezza, che aveva rilevato un volume di transazioni anomalo, pari a circa un milione di euro al mese, effettuate tramite il POS installato all’interno della sala.

Secondo la sentenza, pubblicata il 22 settembre, il flusso di denaro è stato ritenuto “sospetto e anomalo”, poiché riconducibile a condotte potenzialmente legate al reato di riciclaggio.

I giudici hanno quindi respinto tutti i punti di doglianza avanzati dal ricorrente, che lamentava vizi procedurali, l’assenza di audizione personale durante l’iter amministrativo e l’asserita illogicità del provvedimento.

Il ricorso chiedeva non solo l’annullamento della revoca, ma anche un risarcimento per i danni subiti durante il periodo di chiusura.

Tuttavia, oltre a confermare la misura adottata dalla Questura, il Tar ha condannato la società ricorrente al pagamento delle spese giudiziarie e a un’ulteriore somma di 2.000 euro in favore del Ministero dell’Interno.

Nella giornata del 23 settembre, gli agenti della Polizia Amministrativa hanno notificato ufficialmente la sentenza, disponendo la definitiva chiusura della videolottery.

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