Federica era in un giardino Nuda, con lividi al collo
Tutto fa pensare a un omicidio, con successivo occultamento del cadavere. La certezza che si tratti di Federica potrà aversi solo dall’autopsia, ma il fratello ammette che la polizia ritiene ci siano pochi dubbi

LLORET DE MAR (Spagna). Gli stessi tatuaggi, gli stessi orecchini, gli stessi vestiti. Anche i tempi della scomparsa e del decesso coincidono. E’ quello di Federica Squarise il corpo senza vita ritrovato in mattinata, dalla polizia catalana, nel piccolo parco Can Saragoza, a Lloret de Mar. La vita della ragazza padovana, scomparsa all’alba del primo giugno, è finita in una piccola macchia di verde, a poca distanza dal centro della cittadina della Costa Brava che aveva scelto come luogo di vacanza. Le cause della morte non sono state ancora accertate ufficialmente ma il legale di famiglia, Aldo Pardo, parla di «segni di soffocamento» intorno al collo della giovane - che non presenta ferite da taglio o da arma da fuoco - e ipotizza il «gesto d’impeto di un balordo». Ad aiutare gli agenti nel riconoscimento sono stati la sorella Roberta e il fratello Mattia, da giorni sul posto per seguire le ricerche; a comunicare le notizie via via emerse è stato invece l’avvocato Aldo Pardo, e gli investigatori non hanno gradito il suo intervento: «Parla troppo, dovrebbe esser più cauto», lamentano.
La lugubre scoperta
. L’allarme è scattato attorno alle 11. Stefania Parin e i genitori di Federica, Maria Grazia e Ruggero, vengono convocati dai carabinieri di Padova. Roberta e Mattia, invece, arrivano nella sede dei Mossos d’Esquadra a Lloret. Una maglietta prima, un corpo poi. Vengono informati delle novità. La maglietta trovata sul lungomare, molto simile alla canottiera nera che indossava Federica la notte tra il 30 giugno e l’1 luglio. E poi, soprattutto, il corpo nudo di una giovane donna scoperto nel giardino di una villa, non troppo lontano dal centro e dal mare. Sarà riconosciuto qualche ora dopo dal fratello e dalla sorella di Federica che la identificheranno grazie al brillantino incastonato in un dente e al tatuaggio di un fiore che la ragazza aveva su un piede. E’ in avanzato stato di decomposizione e il suo volto è pressoché irriconoscibile.
Il sopralluogo nel parco
. La villa nel cui giardino è stata trovata Federica è una classica “masia”, come ce ne sono tante sulla costa catalana. Si chiama Can Saragoza e si trova nel mezzo di un piccolo parco pubblico. Sorge su una collinetta che si trova a poco più di un chilometro dall’Avenida Just Marlés: la via in cui si trovano l’hotel Flamingo dove alloggiavano le due amiche, il bar Beach&Friends e la discoteca Yates, dove Federica è stata vista viva per l’ultima volta. Di fronte a Can Saragoza sorge invece l’ex «Grand Hotel Monterrey», è stato comperato dal municipio e circa un anno fa è stato restaurato e adibito - tragica ironia della sorte - a Centro di assistenza destinato alle vittime della violenza.
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova
Leggi anche
Video