Finge di essere una capitana dei carabinieri. Truffatrice bloccata a Mestre da quelli veri
Aveva imbrogliato un uomo sostenendo di essere una ufficiale del Ros dell'Arma e gli aveva portato via 10 mila euro

MESTRE. Fingeva di essere una capitana del Raggruppamento operativo speciale (Ros) dei carabinieri. In pratica una donna esperta di lotta alle mafie e al terrorismo.
Peccato che in realtà fosse solo una truffatrice. Per questo lunedì 7 i carabinieri di Mestre hanno denunciato una donna di origini siciliane M.A.M. di 43 anni per il reato di truffa, estorsione e circonvenzione di incapaci.
L’attività info investigativa è iniziata grazie alla denuncia ricevuta dalla stazione carabinieri di Mestre, che ha poi proceduto ad approfondirne la veridicità e l’autenticità, su episodi di truffa connessi con vere e proprie estorsioni. In pratica un residente aveva denunciato di essere “taglieggiato” da una “capitana dei carabinieri” che a più riprese, con varie scuse aveva simulato di essere un ufficiale in servizio operativo e gli aveva estorto a più riprese somme di denaro per un totale di quasi 10.000 Euro, accompagnati da un fido per altri 5.000.
Una volta ottenuti i riscontri necessari, è stato richiesta al giudice una perquisizione domiciliare “ad hoc” ed è, quindi, scattato il blitz dei militari dell’Arma direttamente a casa della “capitana”.
La donna, residente a Mestre ormai da anni, aveva a casa tutta la documentazione bancaria a riscontro degli ammanchi e debiti contratti dalla vittima, ma non solo. In bella vista e nei cassetti c’erano vari documenti con i quali si “attestava” l’appartenenza all’Arma “Serenissima” e la riproduzione a colori di uno pseudo-tesserino di riconoscimento con tanto di logo dell’Arma e della Repubblica, matricola e timbro/firma di rilascio. La donna è stata portata in caserma dai carabinieri, quelli veri, e tutto il materiale è stato sequestrato.
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